di Lorenzo Scorsoni
Dio perdona, ma il codice della strada no: l’ha imparato a sue spese l’autista di un carro funebre del novarese, multato pochi giorni fa per aver lasciato il mezzo in divieto di sosta durante un funerale. I vigili avrebbero rilasciato la sanzione dopo la chiamata di una donna che non riusciva proprio a fare manovra: giustizia o mancanza di tatto? Sicuramente una storia che ha dell’incredibile e che ha lasciato sbalorditi tutti i presenti.
Carro funebre in divieto
Qualche giorno fa a Cameri, nel Novarese, si è svolto il funerale di un noto giostraio di zona conosciuto da tutti i cittadini, accorsi per le esequie sulle note della banda musicale locale. Un funerale in grande, quasi interrotto da un’automobilista impossibilitata ad uscire dal suo parcheggio. Il motivo? Un carro funebre, in attesa di portare via la salma e i fiori dell’uomo, avrebbe parcheggiato in divieto di sosta nella strada adiacente alla chiesa. Bloccata qualche minuto in auto, la donna avrebbe poi deciso di chiamare i vigili, sollecitando la rimozione del veicolo.
Le proteste dell’agenzia
Al termine del funerale, i vigili avrebbero invece atteso l’autista del carro funebre per firmare una contravvenzione da 42 euro –21 se pagati entro cinque giorni– al mezzo sul divieto. Nonostante l’importo esiguo, l’uomo non l’ha presa affatto bene e ha deciso di provare a chiarire l’accaduto con i poliziotti, però irremovibili. “La sanzione è assurda, come se venisse multata un’ambulanza che parcheggia davanti a un portone per soccorrere un malato. Non per niente tante altre persone che hanno assistito alla scena sono rimaste incredule come noi”, ha poi dichiarato l’agenzia funebre a La Stampa di Novara.
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