Attualità

Cambridge, utilizzate delle alghe per alimentare un microprocessore per sei mesi

A Cambridge dei ricercatori hanno trovato un metodo innovativo per produrre energia. Gli studiosi hanno dimostrato come le alghe siano in grado di produrre energia, riuscendo ad alimentare un microprocessore per circa sei mesi senza nessun intervento umano.

L’esperimento dei ricercatori di Cambridge

Il risultato ottenuto con l’esperimento, è stato pubblicato sul giornale Energy & Environmental Science. I ricercatori del Dipartimento di Biochimica dell’Università di Cambridge, hanno collaborato con la società britannica ARM, che si occupa di sviluppare e vendere microprocessori.

Per l’esperimento i ricercatori hanno utilizzato un’alga blu-verde per alimentare ininterrottamente un microprocessore per circa sei mesi, utilizzando solo acqua e luce ambientale. Per realizzare il sistema di alimentazione, gli scienziati hanno usato un tipo di alga non tossica chiamata Synechocystis che raccoglie energia dal sole tramite la fotosintesi. La corrente generata nel processo interagisce con elettrodo di alluminio e viene usata per alimentare un microprocessore ARM Cortex M0+.

Tutto il dispositivo è grande quanto una semplice batteria AA e ha un costo relativamente basso, infatti è realizzato con materiali comuni e riciclabili.

 

Alga Marina (@Shutterstock)

 

“Sorpresi dall’efficacia del sistema”

Il primo autore dello studio, il dottor Paolo Bombelli del Dipartimento di Biochimica dell’Università di Cambridge ha spiegato: “Siamo rimasti colpiti dal modo in cui il sistema ha funzionato. Pensavamo che si sarebbe fermato dopo alcune settimane, ma ha continuato a funzionare”.

Il professore Christopher Howe dell’Università di Cambridge ha invece dichiarato: “L’Internet of Things in espansione necessita di una quantità crescente di energia. Pensiamo che questa dovrà arrivare da sistemi in grado di generare energia anziché immagazzinarla semplicemente in batterie. Il nostro dispositivo fotosintetico non si scarica come una batteria perché utilizza continuamente la luce come fonte di energia”.

Nonostante serva la luce del sole per la fotosintesi, l’alga ha prodotto energia anche durante la notte. Secondo i ricercatori, l’alga produce una parte del suo nutrimento anche quando è buio, generando così energia.

Un’ottimo metodo innovativo di produrre energia, infatti cercare fonti alternative è obbligatorio. Nel 2035 l’Internet of Things dovrebbe raggiungere il trilione di dispositivi. È praticamente impossibile alimentare tutti i dispositivi con batterie agli ioni di litio. Ben vengano quindi le alghe e tutti quei metodi alternativi per produrre energia elettrica.

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