Gaming

Bungie ha vinto la causa contro AimJunkies: risarcimento di 4,4 milioni di dollari

La vittoria della battaglia legale tra Bungie e AimJunkies, produttore di cheat per numerosi giochi tra cui anche Destiny 2, è stata confermata. Come stabilito dal Nono Circuito, il risarcimento è di circa 4 milioni di dollari, oltre all’ovvio cessamento della vendita dei cheats in questione.

Bungie e la lotta contro i cheat nei videogiochi

I cheaters sono da sempre uno dei più grandi problemi dei giochi online, un elemento che spesso rovina completamente l’esperienza a chi vuole giocare per divertirsi e migliorare personalmente. La pratica di usare software esterni a quelli del gioco stesso è ormai così tanto comune che ci sono addirittura produttori e fornitori di questo tipo di ausili artificiali. Uno di questi è AimJunkies che, dopo aver messo in vendita dei cheat per Destiny 2, ha dovuto combattere contro Bungie, gli sviluppatori del gioco, una lunga battaglia legale. Ebbene, la società di Washington riceverà ufficialmente un risarcimento di 4 milioni di dollari, 4,396,222 per essere precisi.

La sentenza, in realtà, non è recente in quanto risale a qualche mese fa, ma il 30 agosto abbiamo ricevuto la conferma dal Nono Circuito. Dopo la causa mossa da Bungie, AimJunkies ha chiesto che sei dei nove capi d’accusa fossero riferiti ad arbitrato vincolante. Anche quest’ultimo però ha determinato la vittoria di Bungie. Ciononostante, AimJunkies ha presentato un ulteriore appello sostenendo che l’Arbitro avrebbe violato la regola 22(e) di JAMS, secondo la quale “un arbitro deve considerare e ricevere testimonianze pertinenti, registrate tramite trascrizioni o video”.

Di conseguenza, in base alla sezione 10(a)(3) del Federal Arbitration Act (FAA), ha chiesto che il lodo arbitrale fosse annullato per cattiva condotta. Il Nono Circuito ha però confermato la decisione del tribunale distrettuale, concludendo che l’Arbitro non aveva escluso alcuna testimonianza né avuto comportamenti che alludevano a mancanza di imparzialità. AimJunkie ha quindi ufficialmente violato il copyright e dovrà anche rimuovere dal mercato ogni tipo di software legato a Destiny 2. Bungie ne esce quindi vincitrice, dimostrando che la battaglia contro la più grande piaga del gaming online si può ancora sconfiggere.

Secondo voi le decisioni sono state giuste? E ha senso comprare cheats? Fateci sapere la vostra su Nasce, Cresce, Respawna e continuate a seguirci per altre news videoludiche!

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Loris Carbone

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