di Simone Merlo

Gianluigi Buffon, attuale portiere del Parma in Serie B, ha espresso recentemente la propria opinione sulla nazionale italiana. Gigi, che detiene il record di presenze con gli azzurri, ha parlato a La Stampa del futuro della Nazionale e della recente esclusione dai mondiali.

Buffon (@Shutterstock)

Ecco le parole di Buffon

“Se l’Italia fosse andata ai Mondiali non credo sarei stato convocato. La meritocrazia è dalla mia parte ma ci sono altri discorsi cui dare precedenza e rispetto: considerate le scelte degli ultimi anni, giusto così“. ha dichiarato, giudicandosi ancora una volta convocabile.

Buffon ha continuato poi parlando dell’eliminazione della nazionale:  “Caratterialmente siamo unici e nelle difficoltà sappiamo andare fuori giri, quando c’è calma ci mancano spavalderia e qualità. Mancini? Artefice del rinascimento con l’Europa ma qualche responsabilità ce l’ha. Se perdi col Portogallo ai rigori è un conto, essendo usciti con la Macedonia del Nord sarà più difficile ripartire“.

Ancora una volta Buffon rilancia la propria, evitabilissima, candidatura per la Nazionale quindi. A 44 primavere e giocando in Serie B, verrebbe da pensare che forse sarebbe ora di appendere i guantoni al chiodo, non di continuare a insistere. La differenza tra un grande giocatore e di campionissimi, la fanno anche e soprattutto gli atteggiamenti. Le leggende come Gigi, soprattutto a una certa età, ormai dovrebbero essere mature a sufficienza per vedere le cose con chiarezza. Dovrebbero capire quando dire basta e lascia spazio a chi è più giovane e merita di più.

di Simone Merlo

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