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Brasile: all’esercito Viagra e cibi pregiati, mentre la Sanità arranca…

di Lorenzo Scorsoni

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Il Brasile ha affrontato negli scorsi mesi dure condizioni a livello ospedaliero per far fronte alla pandemia da Covid-19. Ad oggi, la situazione sembra essersi stabilizzata, ma a cavallo tra 2020 e 2021, la mancanza di investimenti in ambito medico ha gravato sul Paese. Ora, il Governo deve rispondere alle richieste di chiarimenti avanzate dall’opposizione; sarebbero stati acquistati particolari farmaci, ma non solo, da destinare alle Forze Armate…

L’accusa dell’opposizione

Stando a quanto riportato dall’Ansa, il Governo Bolsonaro, di matrice liberale, sarebbe stato pubblicamente accusato da Elias Vaz, deputato del Partito socialista brasiliano, di centro-sinistra. La pubblica denuncia riguarderebbe l’acquisto da parte del Ministero della Difesa, durante gli scorsi anni, di 35.000 unità di Viagra per il corpo militare del Paese.

Dai bilanci del 2021 risultano inoltre numerose spese, anche per l’acquisto di farmaci contro la caduta dei capelli. Questo è l’ennesimo attacco al Governo da parte di Vaz, già noto per aver indagato su diversi fondi mal spesi in ambito dell’istruzione.

Carenza di insulina in Brasile

E l’opposizione verso il Governo in carica, come detto, vorrebbe delle delucidazioni, dato che le strutture ospedaliere del Brasile si trovano in forte difficoltà:

 “Gli ospedali in tutto il Paese devono far fronte alla mancanza di insulina per la cura dei pazienti con malattie croniche, e le forze armate ricevono migliaia di pillole di Viagra: la società esige una spiegazione”.

Sono queste le parole di Vaz, che si esprime dubbioso anche sull’ingente spesa di 56 milioni di reais, (circa 11 milioni di dollari), per l’acquisto di tagli pregiati di carne e salmone, ancora una volta a favore dell’esercito.

Brasile

Jair Bolsonaro (@Shutterstock)

Se già la crisi pandemica aveva messo in crisi i sistemi ospedalieri del Paese, ora servirebbero ulteriori fondi; sia per consentire i trattamenti delle malattie croniche, sia per garantire una possibilità in più ai pazienti più bisognosi.

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