Bruxelles – ‘‘Dopo due anni di duro lavoro abbiamo un piano e quel piano è la bussola strategica sulla difesa comune’‘. Così ha parlato Josep Borrell, alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, che ha ribadito: ”continueremo ad avere 27 eserciti separati”.
Come riportato da ANSA Borrell ha dichiarato: ”Per la prima volta abbiamo un impegno da parte degli Stati membri, con un cronoprogramma chiaro. Io vigilerò perché gli impegni siano mantenuti”.
“Nessuno parla di un esercito europeo, la bussola strategica non si occupa di questo. Continueremo ad avere 27 eserciti separati. Ma rispetto alla situazione attuale ci sono delle novità: dei gruppi di battaglia e dei moduli militari composti dai Paesi membri, da cui ‘pescare’ per costituire quella forza di intervento rapido europeo”.
Si parla di 5 mila unità ma possono essere di più o di meno, più adatta a rispondere ad una determinata sfida specifica. Inoltre l’Ue si doterà di una sorta di “Stato Maggiore” – ovvero un struttura di “comando e controllo”.
Sebbene non si stia parlando di un esercito vero e proprio, dopo diverse discussioni negli ultimi anni, l’Europa si munisce di un corpo militare congiunto. Anche se con obiettivi non ancora dichiarati sembra che questo primo tentativo di coesione militare possa significare la svolta verso un Europa veramente unita, che desidera essere una forza internazionale. anche militare, della stessa rilevanza di USA e Russia.
La Nato “resta la pietra angolare della sicurezza europea”, ma con lo Strategic Compass approvato oggi dal Consiglio Affari Esteri gli europei segnalano la volontà di diventare un “fornitore di sicurezza più forte” afferma l’Alto Rappresentante dell’UE. “È solo l’inizio: ci lavoreremo. È ora di riempire i gap nella difesa”, aggiunge.
Qualche mese fa “ho detto che l’Europa è in pericolo“, ma non era solo per “dare un titolo. Oggi tutti sono convinti che l’Europa è in pericolo, è persino ovvio, con l’invasione dell’Ucraina” conclude.
Ci troviamo di fronte a mosse e dichiarazioni che possono avere forte impatto sugli equilibri geopolitici mondiali, l’ipotesi di un Europa unita militarmente comporta una serie di implicazioni di portata davvero importante.
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