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Zelensky, il discorso del Presidente ucraino nel Parlamento italiano

di Antonio Stiuso

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Il Presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha parlato in videoconferenza al Parlamento italiano. Alla presenza di senatori e deputati, prima di iniziare il suo discorso, è stato accolto da un lungo applauso. Il Presidente, infatti, è diventato ovunque fonte di ammirazione e simbolo di coraggio.

Zelensky in Parlamento

Oggi si è tenuta una videoconferenza tra Volodymyr Zelensky, il Presidente dell’Ucraina, e il Parlamento italiano. L’Italia segue da vicino le vicende che si svolgono in Ucraina, e a dimostrarlo c’è il lungo applauso con il quale è stato accolto Zelensky non appena si è collegato a Montecitorio.

“Il nostro popolo è diventato l’esercito”, Inizia così il discorso del Presidente Zelensky al cospetto dell’omologo italiano, Mario Draghi, e di tutti i parlamentari. “L’invasione russa sta distruggendo le famiglie, la guerra continua a devastare città ucraine. Alcune sono completamente distrutte, come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti”. Poi prosegue facendo un paragone a noi vicino: “Mariupol è come Genova, immaginate Genova completamente bruciata”. Concludendo, infine, con una metafora che ci illumini sulle possibili conseguenze di questa guerra: “L’Ucraina è il cancello per l’esercito russo e loro vogliono entrare in Europa, ma la barbarie non deve entrare”.

Russia e Ucraina

Russia e Ucraina (@Shutterstock)

 

L’invito all’Italia e le parole di Draghi

Il discorso di Zelensky rivolto al Parlamento italiano è durato circa 15 minuti, durante i quali ha colto anche l’occasione per rivolgere un invito ai politici italiani. “Gli ucraini sono stati vicini a voi durante la pandemia inviando medici, e gli italiani durante l’alluvione. Noi lo apprezziamo moltissimo, ma abbiamo bisogno di altre sanzioni”. Zelensky ha poi proseguito con un invito a non accettare persone di nazionalità russa durante le vacanze nel nostro Paese, concludendo, infine, con un ringraziamento. “Voglio ringraziare l’Italia per il vostro aiuto alle famiglie degli ucraini che si salvano dalla guerra”.

Dopo il discorso di Zelensky, è toccato al Presidente del Consiglio, Mario Draghi. “Oggi l’Ucraina non difende solo sé stessa, ma la nostra pace, libertà e sicurezza. L’Italia è al fianco dell’Ucraina e la vuole all’interno dell’Unione Europea”. Poi, con riguardo alle sanzioni ha aggiunto: “Abbiamo congelato beni dal valore di circa 800 milioni di euro agli oligarchi russi vicini a Putin”. Il Presidente Draghi ha poi concluso con un invito all’accoglienza. “Quando l’orrore e la violenza sembrano avere il sopravvento, proprio allora dobbiamo difendere i diritti umani e civili, i valori democratici. A chi scappa dalla guerra dobbiamo offrire accoglienza”.

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di Antonio Stiuso

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