di Redazione NCI
Da adesso le Barbados non sono più sotto il controllo britannico: lo stato si autoproclama una repubblica.
Tira aria di svolta nello stato delle Barbados. Attraverso la cerimonia si è ufficializzato il ritiro della regina Elisabetta dal ruolo di Capo di Stato. Il principe Carlo, figlio della regina, era presente all’evento e ha visto insieme alla madre il ritiro dello Stendardo reale britannico.
In seguito il governatore generale Dame Sandra Mason ha prestato giuramento come primo presidente dell’isola. I cittadini avevano eletto il nuovo presidente ad ottobre, con il suffragio universale diretto. Lo stato è riuscito ad ottenere l’indipendenza il 30 novembre del 1966. Nel 2015 c’è stato il primo tentativo di cambiare forma di governo. Un anno fa invece è stato finalmente annunciato che nel novembre 2021 sarebbe diventato una repubblica, in corrispondenza del 55esimo anno di indipendenza.
Ma com’è nato il dominio britannico sull’isola delle Barbados?
Dobbiamo ricordare che lo stato delle Barbados fa parte delle Piccole Antille, situate in America Centrale, nel confine tra i Caraibi e l’Oceano Atlantico. Prima dell’arrivo dei colonizzatori europei, l’isola era abitata dai nativi americani Carib e Arawak. Il primo europeo a metterci piede fu il portoghese Pedro Campos, nel 1536. Il secolo successivo, nel 1625, sbarcarono gli inglesi. In particolare, il capitano Henry Powell, che proclamò il dominio britannico sulle Barbados.
Powell fu agevolato nell’impresa dalla scomparsa dei nativi dall’isola. Sia gli spagnoli che i portoghesi avevano perso interesse nel territorio, ci accorgiamo quindi che la situazione era perfetta per gli inglesi. I colonizzatori ripopolarono l’isola utilizzando schiavi, che provenivano dall’Africa, nelle piantagioni di zucchero, fino al 1834, l’anno in cui si abolì la schiavitù.
La situazione, come abbiamo visto, è poi proseguita fino ad oggi, quando ufficialmente le Barbados si sono autoproclamate una repubblica.
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di Elena Barbieri
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