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“Quando ho parlato con il bambino da sola, mi ha spiegato che il papà era solito tornare a casa nervoso e picchiare la madre. E allora lui si rifugiava in un angolo con il fratellino, perché si sentiva responsabile anche per il piccolo“. Queste le parole della maestra di un alunno che ha raccontato in classe del padre violento. L’insegnante ha scelto di non ignorare l’evento, accompagndo la madre nel denunciare la vicenda alle forze dell’ordine e facendo arrestare l’uomo, come riportato da la Repubblica.
“Ci dica la verità, ci consenta di esserle d’aiuto. Suo figlio è brillante, ma non lo vediamo sereno“. Queste le parole con cui l’insegnante ha convinto la madre dell’alunno ad aprirsi e denunciare la triste situazione. “È vero, mio marito maltratta sia me che i bambini. È geloso“. Questa la terribile confessione. La vicenda risale al periodo appena precedente alla pandemia e ora finalmente si ha un epilogo di giusitizia. “Le insegnanti si sono prestate fuori dal loro compito istituzionale ad accompagnare la donna a riprendere gli effetti personali dopo che era fuggita da casa, a segnalarle centri anti-violenza. Sono state le autorità scolastiche ad accorgersi delle stranezze del piccolo“. Così ha commentato il pm in aula durante il processo all’uomo.
Dopo la relazione delle maestre è stata la Squadra mobile a sentire la vittima. Per la procura ci sarebbero stati “schiaffi sul viso e calci“, colpi di cintura, “acqua versata” in un’occasione addirittura sulla testa del bambino piccolo, oltre a riso cotto versato sulla testa del più grande in un’altra occasione. Ora la sentenza di primo grado ha condannato l’uomo a 5 anni di carcere, ottenendo giustizia per il piccolo che per primo aveva fatto capire che qualcosa non andasse bene nella sua famiglia.
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