“Babbo Natale non esiste, anzi aggiungo che il rosso del vestito che indossa è stato scelto dalla Coca Cola esclusivamente per fini pubblicitari”. Come rovinare l’infanzia ad un bambino? Lo stai facendo di sicuro molto bene! Con queste parole, il vescovo di Noto, monsignor Antonio Staglianò è stato preso di mira da molti per il suo messaggio spinto: ora rischia di rovinare una delle feste più attese dai più piccoli.
Questa dichiarazione è avvenuta in settimana, durante la Conferenza episcopale siciliana per l’Immigrazione durante l’incontro diocesano all’interno di un festival cittadino. Qui, molti genitori compaesani, si sono lamentati delle parole del monsignore, rimproverandolo di sostituirsi al ruolo di genitore. Visto il tanto clamore creato, dovrà esserci un motivo per aver espresso tali parole.
Il vescovo Staglianò non ha voluto infrangere i sogni di molti giovani presenti, ma solamente rimembrare il vero significato della festa natalizia. “Il vero significato del Natale è racchiuso in quella grotta, al freddo e al gelo, dove Gesù bambino viene alla luce in un culla tra la paglia che non era certamente quella spedita da Amazon, ma era invece circondata dai bisogni del bue e dell’asinello. L’atmosfera natalizia tra luci e shopping, ha preso il posto del vero e proprio del reale significato della festa.”
Nessun intento malizioso quindi, solo un voler ricordare alle persone che stiamo per festeggiare un evento sacro. Il monsignore siciliano si è soffermato anche sul significato del presepe, definendolo “un oggetto di bellezza” che ormai tutti fanno per consuetudine. Staglianò spiega che l’oggetto non deve essere bello, ma è un simbolo di come Gesù sia nato, ovvero in condizione precarie: “Chi vorrebbe nascere così? Il presepe non è bello, ma significa che Gesù è nato così per amore, affinché nessuno mai più dovesse nascere in quelle condizioni”.
Sicuramente le parole del vescovo hanno fatto scalpore, ma avrà fatto riflettere qualcuno sul vero significato del Natale.
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Di Enea Bacciocchi
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