di Lorenzo Peratoner

Drammatico addio per Jerromy Brookes, il 47enne deceduto martedì scorso a seguito di morsi multipli da parte di un serpente bruno orientale, ricevuti mentre allontanava l’animale da un asilo nido in Australia. Il suo eroico intervento, tuttavia, gli è costato la vita una volta tornato a casa, a causa del veleno iniettato dal serpente.

Australia: l’intervento provvidenziale e le conseguenze

Brookes sarebbe intervenuto in un asilo di un sobborgo di Townsville, nel Queensland, a seguito della chiamata di un parente, il quale avrebbe chiesto all’uomo di rimuovere l’animale dall’edificio. Non sono ancora chiari, tuttavia, i motivi che hanno spinto questa persona a contattare Brookes, considerando che quest’ultimo non era qualificato per questa tipologia di intervento.

In ogni caso, il 47enne si è recato in loco, trascinando via l’animale e salvando potenzialmente la vita dei bambini presenti. L’animale, tuttavia, lo avrebbe morso sia su un braccio che su una mano; ciò nonostante Brookes sarebbe riuscito a ritornare a casa dalla moglie, dove avrebbe avvertito i primi sintomi dell’avvelenamento. I tentativi della moglie di praticare la CPR, dopo aver immobilizzato e fasciato l’arto interessato, si sono sfortunatamente rivelati vani; una volta trasportato presso l’ospedale di Townsville, infatti, l’uomo sarebbe deceduto per arresto cardiaco.

Attualmente sono in corso delle indagini sulla sicurezza sul lavoro nell’asilo nido, così come sull’esatta ricostruzione delle dinamiche che hanno spinto Brookes, non specializzato nel trattare i serpenti, a compiere questa delicata, quanto fatale, manovra.

La comunità locale non è rimasta indifferente dinanzi a questo gesto eroico, onorando la memoria di Brookes e unendosi intorno alla famiglia della vittima:

Fonti: The Australian, Daily Mail, Facebook

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