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Atalanta, Gasperini sugli scudi: Muriel rimane

di Redazione NCI

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Una storia d’amore, quella fra l’Atalanta e Luis Muriel, che sembra voler a continuare. Il colombiano ha sempre avuto nel suo repertorio grandissime doti tecniche, ma non ha mai avuto la continuità necessaria a fare il salto di qualità. Sotto la guida di Gasperini, come già successo per altri calciatori (chiedere a Ilicic), ha trovato la dimensione ideale per esprimersi al meglio.

Nella passata stagione, l’attaccante della Dea aveva messo a referto 26 gol e 11 assist in 48 presenze, conditi da tante giocate da fuoriclasse. L’esplosione di Muriel e l’addio travagliato del Papu Gomez avevano addirittura convinto Gasperini a passare ad un modulo con due punte (affiancando il numero 9 a Zapata), supportate da un trequartista (Pasalic, Malinovskyi o Pessina).

Come in tutte le storie d’amore, però, spesso si può attraversare un periodo buio. Ed è proprio ciò che è successo in casa Atalanta in questa prima metà di campionato.

L’inizio stagione altalenante di Muriel 

Il colombiano non è riuscito a ripetere le prestazioni devastanti dello scorso anno, e i numeri sono nettamente inferiori: 13 gare, 592 minuti giocati e 4 gol in campionato. Gasperini è dovuto tornare al vecchio sistema, quello dei due fantasisti a lavorare dietro Duvan Zapata.

Muriel non è stato felice delle tante panchine di inizio stagione, tanto che il suo agente stava già sondando il terreno per una possibile partenza a gennaio: la Juventus e l’Inter erano alla porta, entrambe pronte a bruciare la concorrenza per assicurarsi uno dei talenti più cristallini del campionato.

Gasperini però sa quanto può dare alla sua rosa un giocatore così, ed è stato chiaro con la società bergamasca: il colombiano non partirà.

Atalanta

L’Atalanta di Gasperini non può prescindere dal suo numero 9

Luis Muriel è probabilmente uno degli attaccanti più talentuosi ad aver calcato i campi di Serie A negli ultimi 10 anni. Tanta corsa, una tecnica sopraffina, un cambio di passo così rapido da far sembrare lenti quasi tutti i difensori che incontra, e la capacità naturale di calciare bene in porta da ogni posizione. Da qui il paragone (a volte ingombrante) con Ronaldo il Fenomeno.

Insomma, le caratteristiche ideali dell’attaccante moderno, che affiancato ad un centravanti di peso come Zapata (peraltro colombiano come lui) rendevano i due una delle coppie offensive più letali del campionato.

Muriel è stato lo spauracchio numero uno per tutte le difese che andavano a fronteggiare l’Atalanta, dimostrando un momento di forma invidiabile. Il colombiano che abbiamo visto finora, in questa stagione, non è il vero Luis, e a Bergamo ne sono consapevoli.

Gasperini è un allenatore che sa tirare fuori il meglio dai suoi calciatori, con tanto lavoro e dedizione. L’Atalanta non ha fretta: Muriel sta avendo e avrà le possibilità di riconquistarsi il ruolo.

La doppietta con l’Udinese nell’ultima giornata ne è la prova: il 9 della Dea ha steso la sua ex squadra con due prodigi, che sono state ciliegine sulla torta nel 6 a 2 dei bergamaschi ai danni dei friulani.

Zapata è un attaccante di completa affidabilità; Malinovskyi, Pessina, Pasalic e Miranchuk sono quattro giocatori di assoluto valore, e il reparto offensivo della Dea è talmente ben assortito che non serve forzare la mano con Muriel.

Il colombiano tornerà ai fasti dell’anno scorso, bisogna solo dargli tempo. La legge però è chiara: Muriel non si muove da Bergamo. La società atalantina nel frattempo, lavora anche per il rinnovo del contratto, che scadrà nel 2023, per garantire ancora a Gasperini il suo gioiellino in attacco.

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di Alessandro Colepio

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