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Argentina, colpi di pistola in campo: ferito l’arbitro

di Alessandro Colepio

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Episodio tragico, quello avvenuto sabato scorso a Yerba Buena, in Argentina. Nel bel mezzo di una partita amatoriale del locale campionato della provincia di Tucùman sono stati esplosi dei colpi di arma da fuoco, che hanno colpito l’arbitro 48enne Oscar Antonio Pérez.

L’uomo è ricoverato in ospedale ed è attualmente sotto osservazione. Un fatto tragico che dimostra come il calcio venga usato come pretesto da certi soggetti per sfogare tutta la propria frustrazione. Specialmente in un paese ricco di problemi sociali come l’Argentina, dove l’amore per questo sport è fin troppo viscerale.

La ricostruzione degli eventi

La dinamica dell’episodio è stata ricostruita grazie alle dichiarazioni dei presenti. Durante l’intervallo della gara, quando il sig. Pérez si stava riposando su una sedia, si sono sentite delle urla provenire dall’esterno del campo. Il direttore di gara si è avvicinato e ha iniziato una conversazione con un uomo lì presente. Lo stesso soggetto ha poi estratto una pistola e sparato due colpi in direzione dell’arbitro mentre questi era intento a guardare il suo telefono.

Il responsabile del crimine è fuggito su una moto ed è ora braccato dalla polizia. La direzione del campionato ha subito preso le distanze dall’accaduto, che a loro detta “non ha niente a che fare con l’organizzazione del campionato”.

Le condizioni del ferito

Subito dopo essere stato colpito, Oscar Antonio Pérez è stato portato in ospedale. Ora è ricoverato e sotto osservazione, ma il peggio deve ancora passare. Héctor Falcòn, della stazione di polizia di San Josè, ha parlato della situazione al quotidiano locale El Tucùmano. Ecco le sue parole:

“È in terapia per essere più controllato ma è ancora a rischio. L’uomo è sotto costante valutazione ed è ora assistito dal personale della clinica Parque”.

Attualmente le forze dell’ordine stanno impiegando 4 reparti speciali: Criminologia, Laboratorio, Fotografia e Planimetria. Il sospettato è, nel frattempo, ancora in fuga.

 

Arbitro mostra il cartellino rosso (@Shutter Stock)

La situazione in Argentina

Una spiacevolissima pubblicità per uno sport che non c’entra assolutamente niente con la violenza. Purtroppo la popolarità del calcio lo porta ad attirare tantissime persone, sia gente per bene che criminali come in questo caso. Non è una novità, è successo anche in Europa con tutte le vicende legate agli hooligans e agli ultras che hanno causato danni e morti per troppo tempo.

L’Argentina rischia di finire nella stessa situazione senza un adeguato programma per affrontare questa problematica. La dilagante povertà, la delinquenza e la violenza sono realtà concrete nel Sud America, dove non è la prima volta che si verificano situazioni del genere. Lo stesso arbitro, infatti, era già stato vittima di aggressione nel 2014: un giocatore lo ha colpito con due pugni al viso.

Il problema parte sicuramente dall’alto: basti ricordarsi il vergognoso gesto dei tifosi del River Plate, che hanno colpito e riempito di lacrimogeni l’autobus del Boca Juniors poche ore prima della finale di Copa Libertadores 2018. Se il governo non riesce a impedire certe situazioni prima della partita più importante del paese, è logico che certi farabutti si sentano più che tranquilli nel portare una pistola ad una partita amatoriale.

Un vero peccato, l’altra faccia di un paese che ha santificato l’amore per il calcio e ci ha regalato alcuni tra i migliori giocatori della storia ma che, ironicamente, non riesce a salvarsi da sé stesso.

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