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Approvata la prima insulina a dose settimanale per il diabete

di Francesco Gervasio

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L’Unione Europea ha dato il via libera alla prima insulina settimanale per il trattamento dei pazienti adulti con diabete, approvata dall’EMA (Agenzia europea dei medicinali). Questa innovazione permetterà di ridurre il numero di somministrazioni da una al giorno a una a settimana, passando da un minimo di 365 iniezioni annuali a 52. La notizia è stata annunciata dall’azienda farmaceutica Novo Nordisk.

La prima insulina settimanale

“L’approvazione dell’EMA della nuova insulina settimanale rappresenta una rivoluzione per le persone con diabete in terapia insulinica”. Spiega il professor Riccardo Candido, Presidente dell’Associazione Medici Diabetologi. “La riduzione della frequenza delle iniezioni semplifica il trattamento e promette di migliorare l’aderenza terapeutica, permettendo un migliore controllo glicemico.”

Questa novità rappresenta un significativo passo avanti nella gestione del diabete, con potenziali benefici anche in termini di sostenibilità ambientale. Oltre a migliorare la qualità della vita dei pazienti, la nuova insulina settimanale, come riportato da TGCOM24, contribuirà alla riduzione delle emissioni di CO2.

Candido sottolinea anche come la frequenza delle iniezioni sia stata una delle cause principali dell’inerzia terapeutica in diabetologia, spesso dovuta a pazienti preoccupati dalla complessità del trattamento. L’introduzione dell’insulina settimanale, come riportat potrebbe semplificare significativamente il percorso di cura. “L’auspicio è che gli enti regolatori nazionali, a partire dall’AIFA, si adoperino per garantire in tempi rapidi la disponibilità di questo nuovo farmaco,” aggiunge Candido.

La terapia insulinica richiede attualmente somministrazioni giornaliere, influenzando significativamente la gestione della terapia stessa. L’alto numero di iniezioni rappresenta spesso un ostacolo rilevante alla qualità della vita del paziente. I dati ci mostrano che ben il 50% delle persone ritardano di oltre due anni l’inizio della terapia insulinica. Questo ritardo porta effetti negativi sulla gestione della malattia.

Gli affetti da diabete in italia

Negli studi clinici di fase 3, l’insulina settimanale ha dimostrato di migliorare il controllo glicemico rispetto all’insulina basale giornaliera, facilitando una gestione più efficace del diabete di tipo 2. In Italia, circa il 6% della popolazione, pari a quasi 4 milioni di persone, è affetto da diabete, con ulteriori 1,5 milioni di probabili casi non diagnosticati.

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