di Federico Minelli
Carlo Ancelotti, fresco della vittoria de La Liga con il suo Real Madrid, si racconta in un’intervista a Prime Video, che verrà trasmessa integralmente nel prepartita di Real Madrid–Manchester City. Nel corso della conversazione, l’unico allenatore nella storia ad aver vinto i cinque maggiori campionati europei svaria dalle riflessioni sul suo futuro, al presente con il Real, passando per… un possibile incarico con una Nazionale.
“Futuro? Ci sono tante cose che mi piacerebbe fare”
Ancelotti comincia con l’attuale esperienza a Madrid, sulla quale è concentrato, ma si lascia scappare una confessione:
“Dopo il Real sì, probabilmente smetto. Se il club mi tiene qui per dieci anni, allenerò per dieci anni”.
Professionale fino all’ultimo, ma forse la carriera di Carletto sta per terminare. Anche perché ha tante idee per la testa:
“Mi piacerebbe stare con i miei nipoti, andare in vacanza con mia moglie, ci sono tante cose da fare che ho tralasciato e che mi piacerebbe fare. Andare in tanti posti in cui non sono mai stato.
Non sono mai stato in Australia. Non sono mai stato a Rio de Janeiro. Andare a trovare mia sorella più spesso. Purtroppo non è che si può fare tutto, quindi il giorno in cui smetterò avrò tutte queste cose da fare”.
Ancelotti, l’idea nazionali e l’amore per Benzema
Anche in una carriera da record e pluripremiata come quella del tecnico emiliano, però, c’è ancora qualcosa da scoprire, come ad esempio il mondo delle Nazionali:
“Sì, una Nazionale ci sarebbe ma adesso è prematuro. Non sicuramente per questo Mondiale. Per quello del 2026, perché no? Potrebbe essere”.
Non mancano poi, ovviamente, parole d’affetto e stima nei confronti Karim Benzema:
“Una delle caratteristiche sue e della sua carriera è stata la continuità. Ha progredito sempre, non ha avuto alti e bassi, è stato costantemente ad alti livelli. Forse adesso è al livello più alto“.
E per concludere, Ancelotti regala anche qualche piccola perla di gestione dei campioni:
“Karim non va allenato, ma neanche gestito. Karim va utilizzato. Si gestisce da solo perché è un grande professionista, molto umile, un gran giocatore.
A Karim non si dice niente, questa è la verità. Molte partite ce le ha risolte, è stato determinante in questa stagione”.
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