di Filippo D'Agostino
Disponibile da mercoledì 19 ottobre 2022 fino a mercoledì 7 dicembre, American Horror Stories è una serie antologica settimanale creata da Ryan Murphy e Brad Falchuk. Il prodotto televisivo, che funge da spin-off della serie TV madre “American Horror Story“, anche per questa seconda stagione ha rispettato la premessa di portare ben otto storie dell’orrore totalmente separate e non collegate tra loro. Vi ricordiamo inoltre che abbiamo anche recensito tutti gli episodi di questa seconda stagione di “American Horror Stories” (cliccate qui per vedere le recensioni di ogni episodio), e che questa sarà una recensione complessiva e generale della produzione.
Ryan Murphy torna in pompa magna con la produzione di prodotti per le piattaforme televisive. Proprio in questi mesi su Netflix sono usciti un film e due serie TV, rispettivamente: “Mr. Harrigan’s Phone” (qui la nostra recensione), “Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer” (qui la nostra recensione) e “The Watcher” (qui la nostra recensione). Per Murphy questo sarà il quarto prodotto dell’anno dove lavora come produttore esecutivo, ma non l’ultimo. Infatti, tornerà nuovamente su Disney+ con l’undicesima stagione di American Horror Story, che farà il suo debutto in Italia il 28 dicembre…
American Horror Stories 2: la trama degli otto episodi
Nonostante la stagione di Halloween sia già finita da più di un mese, Disney+ ha deciso comunque di rinnovare e riproporre questo periodo fatto di horror, streghe ed eventi paranormali. E se parliamo di serie TV, pensiamo subito alla ribattezzata e famosissima “American Horror Story“, una serie TV che è attualmente in corso negli Stati Uniti con la sua 11° stagione. Ma in attesa del debutto italiano, perché non intrattenerci con la seconda stagione dello spin-off? American Horror Stories 2 è arrivata in Italia il 19 ottobre e ha concluso la sua corsa con l’ottavo episodio, uscito proprio questo mercoledì; andiamo quindi a ripercorrere brevemente le trame degli otto appuntamenti.
La casa delle bambole
Il primo episodio di questa seconda stagione inizia con un “debutto nel passato”; veniamo infatti trasportati nell’America degli anni ’60. La protagonista è Coby Dellum, una ragazza che si presenta a un colloquio di lavoro presso la fabbrica di bambole di Van Wirt, ma dopo una breve introduzione, la ragazza perde conoscenza e si ritrova nella “Dollhouse“. Qui, insieme a giovani e aspiranti “ottime madri della casa“, dovrà affrontare delle sfide cercando di non morire…
Aura
Con Aura passiamo a un genere completamente diverso e torniamo nell’America contemporanea. La protagonista è Jaslyn Taylor, una giovane ragazza che acquista Aura, una telecamera di sorveglianza per la sua nuova casa. Ma dopo questo acquisto, la telecamera inizierà a rivelare alcune sorprese inaspettate per la protagonista. Al centro di questo episodio, oltre al classico e indistinguibile tema del paranormale, siamo trasportati in un episodio molto simile in alcuni punti a Black Mirror, dove i protagonisti dovranno fare i conti con gli effetti negativi della tecnologia nella nostra società.
Guida
Come nella scorsa stagione, American Horror Stories 2 ci porta attori di spicco sul suolo di Hollywood; per questa terza settimana è stato il turno di Bella Thorne, nota soprattutto per i suoi ruoli nei film di Netflix e Disney Channel.
In “Guida” la Thorne interpreta Marci, una giovane ragazza sposata ma con una relazione aperta che con il passare del tempo va sempre più a rotoli. Ma dopo una serata in discoteca, la giovane donna scopre che dovrà affrontare un evento molto simile a quello accaduto alcune settimane prima e che è costato la vita a un’altra ragazza…
Mungitrici
Come anche in “La casa delle bambole“, in questo episodio non siamo più nell’America del nuovo millennio, ma siamo trasportati nelle colonie americane durante l’epidemia di vaiolo del 1700. Qui delle giovani donne saranno ostacolate, dopo aver trovato una cura per la malattia, dal pastore della loro città; questo infatti raccomanda ai cittadini della colonia di mangiare i cuori dei morti della città per guarire dalla malattia.
Maria la sanguinaria
Con Bloody Mary (Maria la Sanguinaria), vediamo uno dei personaggi folkloristici più noti della storia. In questo episodio, la protagonista è presentata in una chiave più moderna, ma la storia è sempre la stessa: infatti, nel corso della puntata verrà evocata per rivelare il futuro, ma dopo ciò i protagonisti si pentiranno di questa scelta, a causa di diverse morti inaspettate…
Lifting facciale
Con “Lifting facciale” viene probabilmente toccata una delle tematiche sociali più importanti della nostra società, ovvero la l’invecchiamento e gli standard imposti dalla società contemporanea, soprattutto relativi alla bellezza. A soffrirne è Virginia Mellon, una donna ormai spaventata dall’avanzare della vecchiaia e che tenta di tutto per fermarla, facendo ricorso a un notevole uso di make-up e di farmaci. Ma per prevenire questo problema, la giovane farà ricorso a un’operazione chirurgica presso uno dei medici più rivoluzionari; dopo questa operazione però, la donna dovrà affrontare delle visioni demoniache e una setta.
Necro
Giunti quasi al finale di questa seconda stagione, la penultima protagonista è Sam, una ragazza che lavora come impresario di pompe funebri. La giovane, già pronta a sposare il suo futuro marito, durante una giornata di lavoro conoscerà Charlie, un nuovo inserviente che presto legherà con la ragazza.
Ma dopo qualche giorno, durante un controllo di routine, a Sam viene affidato il corpo di un ragazzo morto per overdose. Quest’ultimo è Charlie; dopo un pianto liberatorio, la ragazza farà sesso con il corpo e in seguito dovrà affrontare delle conseguenze a causa di un video spopolato online che la ritrae durante l’atto con il cadavere del suo collega.
Lago
Giunti quindi al finale di questa seconda stagione, a differenza della scorsa, in questo episodio non assistiamo al classico crossover che racchiude tutti i personaggi delle storie raccontate. Come protagonista troviamo la nota attrice Alicia Silverstone; l’americana interpreta una madre in lutto che si interroga sulla morte del figlio durante una gita al lago di una diga, costruita su una città ormai abbandonata. Ma nel tentativo di ritrovare il corpo, la donna dovrà affrontare alcuni eventi paranormali legati all’antica città…
Una sceneggiatura da orrore
Uno dei maggiori problemi di questa seconda stagione di American Horror Stories è sicuramente la sceneggiatura. Sebbene i primi due episodi abbiano una scrittura notevole per quasi tutti i dettagli, a partire dal terzo abbiamo un grosso problema che peggiora sempre di più con il passare delle settimane. A partire da una sceneggiatura molto forzata e abbastanza prevedibile in tanti episodi si arriva all’assenza del tema del paranormale, che in tante parti viene totalmente ignorato e mai presentato, passando per le pessime caratterizzazioni dei personaggi che non vengono mai sviluppati e sono abbastanza stereotipati, e ancora per la scelta di “attori di serie B”, che mettono in scena pessime interpretazioni.
Un altro grave problema presente fin dalla prima stagione è il tentativo di introdurre il tema del femminismo attraverso un immotivato girl-power. Quest’ultimo non viene mai spiegato, ma viene tirato in ballo portando in scena protagoniste femminili apparentemente più forti caratterialmente ed emotivamente rispetto agli uomini.
Un ripetuto ritorno al passato
A differenza della stagione precedente, il team guidato da Ryan Murphy e Brad Falchuk riesce a portarci un nuovo lato quasi mai esplorato con l’ultima stagione. Si tratta di un ritorno al passato; quest’ultimo il più delle volte funziona più che perfettamente, complice sicuramente un ottimo lato tecnico e delle scenografie perfette.
Un perfetto lato tecnico… e non solo
Uno degli aspetti migliori che si riconferma anche in questa stagione è il lato tecnico. Troviamo infatti un’ottima regia, quasi mai anonima e sempre presente con un’eccellente fotografia. Inoltre, una discreta colonna sonora e a volte anche il lato del trucco vanno a spiccare, soprattutto in alcuni episodi.
Considerazioni finali
Anche questa stagione di American Horror Stories si conferma, purtroppo, una grande delusione. I lati negativi sono molti, e probabilmente il più grave è, come detto, la sceneggiatura quasi mai curata e con gravissimi problemi che diventano sempre più noti nel corso degli episodi. Esclusi da questi gravi problemi sono sicuramente i primi due episodi, che hanno una sceneggiatura notevole e un perfetto lato tecnico, accompagnati da delle ottime colonne sonore.
Pro
- Un discreto lato tecnico;
- Più che ottima la sceneggiatura dei primi due episodi.
Contro
- Tema del femminismo gestito nel peggiore dei modi;
- Pessima scelta di attori;
- Pessime caratterizzazioni dei personaggi protagonisti;
- Sceneggiature quasi sempre scontate.
“American Horror Stories” è composta da otto episodi già disponibili su Disney+. Vi lasciamo di seguito il teaser della seconda stagione.
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