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Ambiente, arrivano gli hamburger salva-foreste

di Gabriele Nostro

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L’hamburger come lo conoscevamo potrebbe diventare un lontano ricordo. Esiste dall’alba dei tempi l’amato e dannoso hamburger di carne, affiancato poi negli anni da quelli vegetali. Ma di recente ne è stato creato un tipo che potrebbe rivoluzionare il mondo e salvaguardare l’ambiente. La sua polpa proviene da una tecnica di fermentazione che sfrutta le proteine di alcuni microbi (come i funghi).

Hamburger salva-foreste, il futuro è sempre più green

La rivista Nature ha dato per prima l’annuncio della straordinaria trovata, rendendo nota la progettazione dei ricercatori dell’Istituto tedesco di Potsdam per la Ricerca sull’Impatto Climatico.

È in arrivo lhamburger salva-foreste: la sua carne è prodotta tramite fermentazione a partire da proteine di microbi come i funghi e, se sostituisse parte della carne bovina consumata, dimezzerebbe la deforestazione causata dall’allargamento degli allevamenti e le emissioni di CO2 associate” ha dichiarato il portavoce del team.

 

Foresta (@Shutterstock)

I vantaggi della scoperta

Florian Humpenöder, il dirigente dello studio, ha spiegato: “Abbiamo scoperto che se sostituissimo il 20% della carne bovina pro capite entro il 2050 la deforestazione annuale e le emissioni di CO2 dovute al cambiamento dell’uso del suolo sarebbero dimezzate rispetto a uno scenario normale. Le persone non devono aver paura di non poter più mangiare carne in futuro. Continueremo a consumare hamburger, saranno solo prodotti in modo diverso“. Florian ha così reso evidenti i benefici che il “proprio hamburger” potrebbe avere sull’intero ecosistema terrestre, assicurando che “non si dovrà rinunciare a nulla“.

Inoltre, sottolinea l’ANSA, non c’è carenza delle proteine microbiche ottenute tramite fermentazione: si trovano già in commercio in un’ampia varietà di supermercati. Ne sono degli esempi dei punti vendita locati nel Regno Unito e in Svizzera, Paesi all’avanguardia sotto tal punto di vista.

In più, la Food and Drug Administration, l’ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici, ha già dato il via libera ad un sostituto microbico della carne nel lontano 2002. Ciò significa che le porte legali per la produzione di questi cibi sono spalancate, in attesa che qualche investitore scommetta sul prodotto neonato.

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