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Alpinismo: Jurgalski ritratta e il primato di “re degli 8mila” torna a Messner

di Agostino Lenzi

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Novità dal mondo dell’alpinismo: è finito lo scontro mediatico tra Reinhold Messner e il giornalista tedesco Eberhard Jurgalski per il titolo di “re degli ottomila”. Il titolo ritorna all’altoatesino dopo che il giornalista ha fatto marcia indietro rinunciando alla sua teoria.

La faida per il Guinness dell’alpinismo

Messner, come noto a tutti, è stato il primo uomo ad aver scalato tutti i 14 monti più alti del mondo. Il titolo però è stato messo in dubbio dal giornalista tedesco Berhard Jurgalski, il quale sosteneva che l’altoatesino non avesse raggiunto tutti gli ottomila, poiché nel 1985 a pochi metri dalla vetta dell’Annapurna aveva fatto marcia indietro insieme al compagno Hans Kammerlander. Dopo questa affermazione Messner è stato tolto dal libro dei Guinnes dei primati, e Jurglaski è stato ampiamente criticato.

A questo punto Jurgalski ha fatto marcia indietro sulla questione, affermando che esiste una “zona di tolleranza” di 190 metri su alcune vette, come l’Annapurna. Il giornalista tedesco per non fare un torto a Ed Viesturs, che era diventato il re degli ottomila per pochi giorni, ha introdotto il nome dell’americano in una nuova categoria di moderni collezionisti dei 14 ottomila.

Messner ha affermato in risposta alla ritrattazione del giornalista tedesco:

“Non è stato Jurgalski, ma il Guinness dei primati a fare marcia indietro, pretendendo da lui di assumersi la responsabilità per l’intera vicenda. Infatti, non aveva nessuna prova per le sue accuse. Jurgalski ha dimostrato una volta in più di non sapere nulla di alta montagna. Non mi interessa minimamente la sua opinione. Chi supera una parete di 4.000 metri di roccia e ghiaccio, come io e Hans Kammerlander sull’Annapurna, non si ferma cinque metri sotto la vetta perché gli fa comodo, è ridicolo. L’alpinismo è cultura e incontro tra uomo e montagna, di certo l’alpinismo non è sport e non lo è rincorrere dei record. Non ho mai chiesto di essere inserito nel Guinness dei primati e non lo faccio neanche ora. Non querelo quell’uomo perché è una nullità e farei solo guadagnare gli avvocati”.

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