di Elena Barbieri
L’AIEA –Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica– attraverso una nota, ha comunicato di aver “perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia della centrale di Chernobyl“.
Il direttore generale dell’Agenzia, Rafael Mariano Grossi, ha lanciato un appello a Mosca, chiedendo che venga comunque rispettata la rotazione dei 210 tecnici che si occupano della centrale. Si è poi espresso riguardo al rischio che può comportare non permettere al personale tecnico di svolgere le varie mansioni previste.
Chernobyl è sotto il controllo dell’esercito russo
L’esercito russo, lo scorso 24 febbraio, durante il primo giorno di invasione dell’Ucraina aveva preso anche la centrale di Chernobyl, prendendo in ostaggio anche il personale presente. Inizialmente l’AIEA aveva comunicato che non c’erano cambiamenti nelle radiazioni rilevate, ma al momento i dati non sono più disponibili. Ciò naturalmente crea preoccupazioni, dato che questo avvenimento potrebbe portare a conseguenze non indifferenti, che ci coinvolgono bene o male tutti.
Al momento comprendere cosa sta accadendo all’interno della centrale risulta impossibile. In caso di un incidente nucleare le procedure per arginare i danni sarebbero notevolmente rallentate. Diventerebbe quindi una sorta di replica del 1986, quando l’Europa venne informata dell’incidente avvenuto nella centrale solamente il giorno seguente, con un allarme lanciato dalla Svezia.
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di Elena Barbieri
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