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Agüero: l’addio al calcio di una leggenda

di Redazione NCI

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Nella giornata di giovedì 15 dicembre il Kun Agüero ha annunciato il suo addio al calcio giocato. Agüero è stato uno dei migliori centravanti dell’ultimo decennio, un fuoriclasse, ha segnato ben 379 gol con le maglie di Barcellona, Manchester City, Atletico Madrid e Independiente. Sergio ha fornito per tutta la sua carriera prestazioni sensazionali, sia con i club che con la nazionale albiceleste, rivelandosi una vera e propria leggenda.

Aguero, la nascita del soprannome Kun

Nei primi anni di vita, Agüero, come tanti bambini nel mondo, era un appassionato di cartoni animati giapponesi. Durante la visione di un episodio di Kum Kum il cavernicolo, suo nonno, che era con lui, ravvede una somiglianza tra Sergio e il piccolo protagonista del cartone animato. Da lì nasce il soprannome Kun, inizialmente un semplice gioco tra nonno e nipote, con gli anni diventato noto a tutto il mondo.Agüero

Il record strappato a Maradona

Nato a Buenos Aires nel 1988, Sergio inizia a muovere i primi passi nel mondo del calcio con la maglia dell’Independiente, squadra della capitale argentina. Agüero arriva all’Independiente all’età di appena nove anni, nel 1997, e dopo una lunga trafila nelle giovanili arriva il grande passo, l’esordio tra i professionisti.

L’esordio con los diablos rojos arriva il 7 luglio 2003 contro il San Lorenzo a 15 anni e 35 giorni, diventando il giocatore più giovane ad aver esordito in Primera División nell’era professionistica, battendo il record di una leggenda come Diego Maradona, con cui Sergio nel corso della sua vita diventerà amico e parente. Il giocatore diventa in fretta il centravanti titolare dell’Independiente e in 38 presenze complessive realizza 18 reti.

Chiaramente il talento argentino attira su di sé gli occhi delle big europee. Nel 2006 dopo una lunga trattativa ricca di colpi di scena e smentite il giocatore si trasferisce all’Atletico Madrid per 25 milioni di euro, firmando un contratto di 6 anni.

L’ambientazione in Europa 

L’Atletico Madrid in cui arriva Agüero è molto diverso da quello che conosciamo ora, i colchoneros arrivano da una stagione difficile terminata al decimo posto in Liga e l’allenatore Pepe Murcia lascia la squadra prima dell’arrivo di Sergio. Il nuovo allenatore è Javier Aguirre, un buon tecnico, ma di certo non un pezzo da novanta. Sergio si trova in una squadra giovane che ha come punta di diamante Fernando Torres, con una stagione davanti che si rivelerà molto difficile.

La prima stagione del Kun è complicata. L’Atletico  arriva settimo in Liga, qualificandosi per la Coppa Intertoto. Il giovane attaccante argentino realizza appena 6 gol in 38 presenze in Liga e viene sommerso dalle critiche. Si parla addirittura di una possibile cessione, ma alla fine a partire è solo Fernando Torres, che si accasa al Liverpool per 38 milioni di euro. L’Atletico, dunque, decide di puntare su Sergio anche la stagione successiva.Agüero

L’esplosione di Sergio

Nella stagione 2007-08 l’Atletico supera il turno di Coppa Intertoto, raggiungendo il turno eliminatorio per accedere alla Coppa UEFA, Agüero dal canto suo inizia a sfornare prestazioni da urlo. Durante la stagione il giocatore segna 27 gol e fornisce 14 assist, mettendo il suo zampino in 41 gol dei colchoneros, facendo quasi 5 volte i gol della stagione precedente. L’Atletico chiude la stagione al quarto posto, qualificandosi per i preliminari di Champions League e Agüero viene premiato con il Premio Antonio Puerta come miglior giocatore del campionato in quella stagione.

Nella stagione 2008-09 per Sergio arriva l’esordio in Champions. L’Atletico si qualifica direttamente alla fase a gironi grazie alla quarta posizione della scorsa stagione. Aguero nella fase a gironi segna 3 gol in 6 partite. La loro avventura europea termina agli ottavi contro il Porto per la regola dei gol in trasferta (2-2 al Calderon. 0-0 allo stadio do Dragão di Porto). L’Atletico nel mese di gennaio registra una striscia di 5 partite senza vittorie ed esonera Javier Aguirre. Il 4 febbraio arriva il nuovo allenatore: Abel Resino. La stagione dei colchoneros si conclude con un ottimo quarto posto a +2 sul Villareal e si qualificano ai preliminari di Champions. Agüero termina la stagione con 21 gol e 16 assist in 48 partite.

Stagioni difficili e il trasferimento 

La stagione 2009-10 inizia in un modo disastroso. L’Atletico vince i preliminari di Champions contro il Panathinaikos anche grazie a due gol di Sergio. In Liga l’Atletico inizia malissimo con 6 punti in 7 partite, in Champions altrettanto male con appena 1 punto in 4 partite e una partita persa 4-0 con il Chelsea. Arriva quindi l’esonero di Abel Resino, al suo posto viene assunto Quique Sánchez Flores. La stagione in Liga continua a procedere sottomarcia e l’Atletico conclude la stagione al nono posto.

Al contrario in Europa l’Atletico esce al terzo posto in Champions e si qualifica per l’Europa League. L’Atletico arriva fino alla finale dove si impone sul Fulham per 2-1 nei tempi supplementari, grazie anche alla doppietta di assist di Agüero. La vittoria dell’Europa League vale la conferma di Sánchez Flores e la qualificazione all’Europa League successiva. Non arriva però il bis per l’Atletico che deve arrendersi al Siviglia nella finale di Copa del Rey per 2-1.  El Kun conclude la stagione con 19 gol e 13 assist in 55 partite.

La stagione 2010-11 inizia con la vittoria della Supercoppa Europea, la stagione però si rivela fallimentare. In Europa League l’Atletico arriva terzo nel girone venendo immediatamente eliminato. In Liga i colchoneros raggiungono la settima posizione in Liga che vale la qualificazione all’Europa League successiva. Agüero, dal canto suo, raggiunge per la prima volta i 20 gol in Liga e termina la stagione con 27 gol totali. Alla fine della stagione arriva l’esonero di Quique Sánchez Flores.Agüero

L’arrivo in Inghilterra

Agüero nel corso della stagione aveva rinnovato il contratto con i colchoneros abbassando la clausola rescissoria da da 60 a 45 milioni di euro. Alla fine della stagione, il 28 luglio 2011 si trasferisce al Manchester City per 45 milioni di euro. Il giocatore guadagnerà un ingaggio settimanale di circa 200.000 euro, per un totale di € 10,4 milioni a stagione.

Il trasferimento di Agüero a Manchester per 45 milioni di euro è il più costoso della stagione in Inghilterra e in Europa è secondo solo a quello di Javier Pastore dal Palermo al Paris Saint Germain. Inoltre il trasferimento dell’argentino rappresenta l’acquisto più costoso della storia dei Citizens, battendo l’arrivo di Džeko per 37 milioni di euro di 6 mesi prima. L’arrivo di Agüero a Manchester rappresenta un colpo importante quanto strano per gli Sky Blues, che avevano in rosa già due attaccanti del calibro del già citato Edin Džeko e di Mario Balotelli.

La prima (leggendaria) stagione

L’avvio della prima stagione di Agüero a Manchester si può definire tranquillamente un inizio col botto. El Kun sigla 8 gol nelle prime 5 partite in Premier League, siglando due doppiette e una tripletta in appena 5 partite di Premier, con il City che vince quattro partite e ne pareggia una. I Citizens, guidati da Roberto Mancini, si trovano presto a dover competere solo per la vittoria del campionato, infatti a dicembre arriva l’esclusione dalla Champions da terzi, a gennaio vengono eliminati al terzo turno di FA Cup e a marzo arriva l’esclusione dall’Europa League per mano dello Sporting Lisbona.

Il City per tutta la stagione si trova nelle prime due posizioni, ma una terribile striscia tra la trentesima e la trentaduesima giornata di Premier, di due pareggi contro Sunderland e Stoke City e una sconfitta contro l’Arsenal portano gli Sky Blues a -7 dallo United. Ma nelle successive quattro giornate il rendimento dello United peggiora a dismisura. I Red Devils vincono appena una partita tra la trentatreesima e la trentacinquesima giornata, perdono contro il Wigan e subiscono ben 4 reti dall’Everton nel pirotecnico pareggio 4-4. Il City, al contrario, vince con disinvoltura contro West Bromwich (4-0) e Norwich (1-6). Le squadre alla fine della trentacinquesima si trovano dunque con appena 3 punti di distanza: United a quota 83, City a quota 80. La trentaseiesima giornata è attesissima: Derby di Manchester, City-United, ad appena 3 giornate dal termine.Agüero

Il magico finale

Il Derby è stato storicamente sempre una partita tesa, ma figuriamoci quanto lo fu il 30 aprile 2012. Le due squadre di Manchester, per la prima volta nella loro storia, si affrontavano in una gara che avrebbe portato, con ogni probabilità. una delle due sul tetto di Inghilterra. La partita si rivela molto chiusa, con le due squadre che attendono, giustamente, le mosse dell’avversario. La partita viene sbloccata alla fine del primo tempo dal Capitan Futuro Vincent Kompany, che segna con un colpo di testa sugli sviluppi di un angolo messo dentro da Silva dall’out di destra: Smalling è sovrastato, De Gea battuto!

Il titolo della Premier è sempre più incerto…i Citiziens s si trovano avanti 1-0 a fine primo tempo. Risultato che riescono a difendere meritatamente fino a fine partita. Dunque alla fine della giornata le squadre si trovano appaiate a 83 punti con appena 2 partite da giocare. Tra le due quella avanti è il City, che con una differenza reti migliore si ritrova, dopo quasi due mesi, in testa alla classifica.

La penultima giornata di Premier non regala sorprese, vincono sia lo United (2-0 sul Newcastle) che il City, che anche grazie ad un assist di Agüero, si impone 0-2 sullo Swansea.

L’ultima giornata

L’ultima giornata è decisiva, Manchester City e Manchester United sono primi a quota 86, con il City che è davanti grazie ad una differenza reti di +63 rispetto al +55 dei cugini. Nella trentottesima giornata di Premier League il City di Roberto Mancini affronterà il QPR mentre lo United di Ferguson giocherà contro il Sunderland.

Le due avversarie sono molto diverse. Il Sunderland è undicesimo e di fatto non si gioca niente. Al contratrio il QPR è in piena lotta per la salvezza: la squadra londinese è a +2 sulla zona salvezza e cercherà in ogni modo di non perdere contro il City.

Alla fine dei primi tempi, però, la situazione è la medesima per entrambe le squadre. Lo United, che ha sprecato molto ma ha anche rischiato in difesa è avanti con il gol dello 0-1 di Rooney a Sunderland. Il City, invece, non corre particolari rischi in difesa e si è portato in vantaggio con un gol di Zabaleta al 39° minuto di gioco.

Il punto di rottura, che rende le due partite molto diverse avviene all’inizio dei secondi tempi. Il City rientra in campo senza Yaya Tourè, che si è fermato a causa di un infortunio,  al 47° minuto arriva il gol del pareggio del Queens Park Ranger con Cissè. Dunque, mentre lo United si trova a gestire la partita il City è costretto a dover trovare il gol ad ogni costo. La partita a Manchester prende una svolta impensabile al 66° minuto di gioco: il QPR si porta avanti con un gol di Mackie e la rimonta si fa difficile, difficilissima.

AGÜEROOOO

Il City mette Džeko al posto di Barry e si trova con tre centravanti in campo: Agüero, Džeko e Carlitos Tevez. La partita è ormai  a senso unico, con il Manchester City che attacca senza sosta e il QPR che difende ad oltranza. La partita vede anche l’ingresso di Balotelli al posto di Tevez, ma il gol non riesce ad arrivare. La svolta arriva al 77° minuto, al Britannia Stadium, stadio dello Stoke City, la squadra di casa segna il gol del 2-2 contro il Bolton, diretta avversaria del QPR nella lotta salvezza. A questo punto il QPR, a meno che non cambi il risultato a Stoke-on-Trent, non ha più bisogno di fare risultato per salvarsi.

Da quel momento il QPR perde solidità difensiva e il City ne approfitta. Al 92°, su calcio d’angolo, David Silva serve un cioccolatino a Džeko che insacca alle spalle di Kenny. Al City rimangono appena 3 minuti per provare a vincere la partita, il pubblico, che fino a 3 minuti prima era rassegnato, ora è più acceso che mai. Quando all’Etihad è in corso il 94° minuto di gioco arriva la fine della partita a Sunderland, i Red Devils, almeno per il momento, sono campioni di Inghilterra.

Il City continua a spingere. 93:15, Agüero salta Hill e appoggia il pallone su Balotelli, che con una scivolata si gira e chiude il triangolo; Agüero è in area di rigore, si allarga sulla destra evitando l’intervento di Udoha e tira una bomba sul secondo palo. La palla si insacca in rete: il City è Campione di Inghilterrra dopo 44 anni. Agüero si leva la maglietta , l’Etihad è in festa. Le telecamere inquadrano Mancini e Hart che corrono senza meta per il campo, il gol è incredibile, il gol rappresenta il finale di stagione più assurdo della storia della Premier League, la telecronaca di Martin Tyler con il leggendario: “Agüeroooo entrerà nella storia, Manchester City-QPR è leggenda.

Agüero

Il decennio al City

Da quella magica vittoria all’ultimo secondo la sua parabola è andata in crescita, facendolo diventare un’icona non solo del City, ma di tutta la Premier League. El Kun nelle 10 stagioni in Inghilterra ha segnato 260 gol in 392 partite, fornendo anche quasi 100 assist. Il suo palmares parla per lui, Sergio con il City ha vinto:
3 Community Shield
1 FA Cup
6 Carabao Cup
6 Premier League
Raggiungendo anche una finale di Champions. Agüero ha anche vinto un titolo di capocannoniere della Premier League nel 2014-15, stagione in cui ha segnato ben 26 gol.Agüero

Il trasferimento al Barcellona

Alla fine della stagione 2020-21 Sergio diventa Free Agent e trova un accordo per un biennale con il Barcellona. Al Barcellona ritrova Messi, amico da sempre, che è stato padrino di battesimo del figlio Benjamin e con cui ha vinto la Copa America in estate. Accade però una cosa inaspettata. Il Barcellona non può rinnovare il contratto a Messi e l’argentino si trasferisce al PSG. Sui giornali si parla addirittura di una possibile rescissione di contratto tra Agüero e il Barcellona, a causa del malcontento del giocatore, ma ciò non avviene. Agüero sembra comunque entusiasta e con il Barcellona colleziona 1 gol in 5 presenze.

Il ritiro

Purtroppo per lui e per il Barcellona le 5 presenze con i blaugrana sono le ultime della sua carriera, infatti nella partita contro l’Alaves, Agüero si accascia a causa di un problema al cuore. Il giocatore finisce in ospedale uscendone qualche ora dopo. I problemi cardiaci del giocatore lo costringeranno al ritiro, la cui ufficialità arriva il 15 dicembre 2021.Agüero

I record della sua carriera 

Agüero nella sua carriera ha stabilito vari record:
– Miglior marcatore straniero della storia dellla Premier League
– Primatista di gol con il Manchester City in assoluto (260) e nelle competizioni UEFA (43)
– Terzo miglior marcatore dell’Argentina (41 gol)
–  Quarto miglior marcatore dell’Atletico Madrid (101 gol)

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di Marco Porreca

 

 

 

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