Age of Empires 4 su Xbox, finalmente ci siamo!

Age of Empires 4 potrebbe essere in dirittura di arrivo su Xbox. Pare infatti che sia apparso un codice prodotto su Xbox Store e che alcuni utenti starebbero già provando il gioco in anteprima. Il nuovo titolo della leggendaria saga videoludica dovrebbe essere quindi finalmente prossimo allo sbarco anche su Xbox.

Il gioco di Microsoft aveva riscosso un notevole successo anche su PC con la saga che ormai conta diversi anni di età. Basta pensare che AOE dominava già negli anni ’90 con i primi capitoli della saga. Nonostante ciò i fan appassionati al titolo sono ancora molteplici e con l’avvento del gioco su Xbox, Microsoft punta ad estendersi ad una nuova utenza.

Per far risorgere il franchise, l’azienda statunitense si è affidata ai veterani di Relic Entertainment, che hanno lavorato a titoli come Homeworld, Company of Heroes e Dawn of War. L’azienda canadese Relic è senza dubbio una scelta pregevole, la mossa giusta per ridare lustro al gioco. C’è da dire però che lavorare su un titolo datato e con una fama di questo livello ha dato filo da torcere anche dei professionisti come loro. Saranno stati in grado di mantenere le aspettative?

Cosa sappiamo su Age of Empires 4?

In realtà non si tratta di una novità che il titolo possa sbarcare anche su Xbox. Alcuni mesi fa, infatti, Microsoft aveva affermato di essere al lavoro per la versione console del titolo. L’unico intralcio che avevano riscontrato era la messa a punto per finalizzare l’esperienza su controller evitando cosi una conversione mediocre.

Questo fatto potrebbe giustificare l’apertura ai test interni. Grazie ad essi infatti gli sviluppatori potranno individuare e sviluppare la tecnica migliore per adattare il pad al gioco ma per perfezionare il gioco su console in generale .

Gli sviluppatori hanno rassicurato i giocatori dicendo che il gioco: “Rinnova la formula senza strafare e rispettando il passato, offre quattro campagne indimenticabili. Inoltre l’online è destinato a conquistare milioni di giocatori.”

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di Simone Merlo