Domino’s Pizza non è riuscito nell’impresa di far ricredere gli italiani. Lo storico marchio made in USA era arrivato in Italia nel 2015 con lo scopo di conquistare anche il mercato italiano della pizza. Il progetto però a quanto pare è fallito.
Come riporta il sito Food Service, la famosa catena americana ha chiuso i battenti in tutta Italia. Tutti e 29 i locali presenti nel Paese non sono più attivi dal 20 luglio. Il tribunale di Milano ha avviato le procedure di fallimento per la catena in franchising della multinazionale “EPizza Spa” nota per le sue pizze “made in Usa“. Lo scorso aprile la società aveva presentato l’istanza per la conferma di misure protettive, un avvertimento di ciò che stava per avvenire.
Domino’s Pizza è arrivata in Italia il 5 ottobre del 2015, con l’apertura del primo locale a Bisceglie, periferia di Milano. Il famoso marchio statunitense, nato nel 1960 in Michigan e presente in 85 Paesi in tutto il mondo, era arrivato nella Penisola con l’obiettivo di dominare il mercato italiano della pizza.
Un’aspirazione ambiziosa, che ha portato Domino’s ad aprire altri locali nel resto d’Italia. Dagli 11 del 2017 si era passati ai 29 attuali, fino alla chiusura definitiva. Il marchio aveva portato con sé nuovi gusti, le Domino’s Legend, in cui erano presenti la Pepperoni Pizza e la temutissima Hawaiana, la pizza con l’ananas.
Una delle novità che aveva introdotto Domino’s era la possibilità di scegliere il cornicione ripieno di formaggio. Fin dall’inizio ha attirato l’attenzione dei più curiosi, che avevano voglia di qualcosa che si distaccasse dalla tradizione. Evidentemente però non abbastanza.
Una delle novità introdotte da Domino’s Pizza era la consegna a domicilio. Adesso può sembrare banale ma nel 2015 soltanto pochissime pizzerie erano attrezzate per consegnare le pizze direttamente a casa. Una comodità che era piaciuta e continua tuttora ad avere successo.
Se fino al 2019 le cose andavano per il meglio, dall’inizio del 2020, con lo scoppio della pandemia da Covid-19, la situazione è precipitata rapidamente. Il lockdown ha costretto tutte le pizzerie, e non solo, ad attivare il servizio di home delivery.
Domino’s Pizza non ha retto l’enorme concorrenza, portando così a un rapido calo delle vendite nell’ultimo biennio, arrivando al disastro finale.
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