fbpx Accadde oggi Olanda-Italia a Euro2000: super Toldo e il cucchiaio di Totti!
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Accadde oggi Olanda-Italia a Euro2000: super Toldo e il cucchiaio di Totti!

di Alessandro Colepio

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Oggi, il 29 giugno, ricorre l’anniversario di una delle partite più belle e importanti per la Nazionale italiana di calcio. 22 anni fa infatti, si disputavano gli Europei del 2000 in Belgio e Paesi Bassi. L’Italia, allenata all’epoca da Dino Zoff, aveva una rosa da brividi. Ed è proprio in questa occasione che la generazione d’oro azzurra, che sei anni dopo vincerà la Coppa del Mondo, aveva iniziato a mostrarsi al grande calcio…

La Nazionale arriva in semifinale in maniera relativamente tranquilla: girone passato a pieni punti e Romania superata per 2 a 0 ai quarti di finale. Ad attendere la squadra di Zoff c’è l’Olanda padrona di casa. L’Amsterdam Arena è una bolgia Oranje, e in campo ci sono nomi come Bergkamp, Overmars e Kluivert ad attendere gli azzurri.

Il CT schiera il suo classico 5-3-2, ma lascia fuori Totti, fino a quel momento assoluto protagonista, per dare spazio a Del Piero. La difesa a 5 scelta da Zoff è invece una fortezza quasi inespugnabile: Zambrotta, Nesta, Cannavaro, Iuliano e Maldini sono i nomi posti a protezione della porta di Toldo.

Il racconto della partita Olanda-Italia

Gli olandesi partono subito fortissimi e l’Italia non può far altro che difendersi. Bergkamp è una spina nel fianco per tutta la retroguardia e colpisce un palo. Ma è sulla fascia sinistra che i padroni di casa preferiscono attaccare: Zambrotta non riesce a contenere le avanzate di Zenden e Van Bronckhorst e al 34′ viene espulso per doppia ammonizione.

Intorno al 40′ il primo episodio chiave della gara: Nesta atterra Kluivert in area ed è calcio di rigore. Sul pallone si presenta de Boer che calcia rasoterra, ma Toldo intuisce e ci mette i guantoni. È il primo intervento decisivo di una lunga serata. Gli Oranje sono infatti in superiorità numerica e bersagliano il portiere italiano con una raffica di tiri, mentre l’Italia in 10 si difende come può e cerca di ripartire.

Al 62′ lo juventino Edgar Davids entra in area, salta Iuliano e va giù sul contatto: secondo rigore per l’Olanda. Kluivert va sul pallone, calcia forte e nonostante abbia spiazzato Toldo guarda la sua conclusione infrangersi sul palo.

La gara va avanti con lo stesso tema tattico: gli azzurri che si difendono e l’Olanda che attacca senza sosta. Col passare dei minuti, però, la spinta degli avversari cala di intensità e lucidità, mentre i cambi di Zoff iniziano a mettere in difficoltà la retroguardia olandese. Totti, subentrato a Fiore all’81’, è il più ispirato di tutti.

Si arriva ai supplementari sul risultato di 0 a 0 e la più grande occasione ce l’ha l’Italia: Delvecchio controlla in area su uno splendido lancio di Maldini e calcia bene ma van der Sar con la punta del piede gli nega il gol. Qualche iniziativa personale del neo entrato Seedorf non è abbastanza per far capitolare la roccaforte italiana e, alla fine, si va ai rigori.

Francesco Toldo (Via YouTube, @UEFA)

I calci di rigore

Il primo a presentarsi sul pallone è Gigi Di Biagio, che due anni prima aveva sbagliato un rigore ai quarti di finale del Mondiale contro la Francia; stavolta però calcia forte e la palla si insacca all’incrocio dei pali, alla destra di uno spiazzato van der Sar. Tocca poi agli olandesi che mandano ancora de Boer. Il difensore è in serata più che negativa e infatti, calcia debole e centrale, con Toldo che para il suo secondo rigore della gara.

Pessotto è il secondo dei tiratori italiani. Lo juventino trova bene l’angolo basso alla sinistra del portiere e realizza il rigore. A seguire c’è Jaap Stam; il difensore va a calciare di collo pieno, corpo all’indietro e palla direttamente in curva. L’Italia guida per 2 a 0.

Il terzo uomo designato da Zoff è Francesco Totti, che in questa gara è stato prima spettatore e poi subentrato. Il Pupone però non ci sta, vuole prendersi la scena, e lo fa in grande stile. Prima di avvicinarsi al dischetto sussurra a Di Biagio la leggendaria frase: “Mo je faccio er cucchiaio“. Inutili tutti i tentativi di dissuaderlo: il numero 10 della Roma si presenta davanti a van der Sar e realizza con lo scavetto uno dei rigori più belli e pesanti della sua vita.

A seguire si presentano prima Kluivert, che segna e fa 3 a 1, e poi Paolo Maldini. Il difensore rossonero sbaglia la conclusione e il portiere olandese para il suo primo rigore in carriera. L’Olanda a questo punto dovrebbe segnare, sperare nell’errore di Del Piero e segnare di nuovo per accorciare le distanze, ma non ha ancora fatto i conti con un Toldo in stato di grazia. Sul dischetto va Bosvelt, centrocampista, che si fa ipnotizzare dal portierone italiano: terza parata su rigore della serata e Italia in finale.

Quella sera la Nazionale riesce a vincere giocando per 90 minuti (30 ai supplementari) in inferiorità numerica, contro una delle squadre più forti del mondo, e facendolo all’italiana, con una difesa quasi perfetta che riesce ad annullare la maggior parte degli spunti avversari. Quando però, per forza di cose, si è presentata un’occasione da gol, gli olandesi hanno trovato sulla loro strada un monumentale Francesco Toldo, alla sua migliore partita in carriera.

Infine, a rendere ancora più memorabile quella gara, ci ha pensato il colpo di genio di Francesco Totti, realizzando uno dei calci di rigore più iconici del calcio mondiale.

Italia

Francesco Totti (Via YouTube, @UEFA)

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