di Lorenzo Peratoner
Progresso, trasformazioni, guerre, migrazioni, clima; tutta la storia umana è costellata di episodi che, in maniera ciclica, hanno segnato i cambiamenti di epoche, società, culture e sistemi politici. Ogni secolo ha visto la genesi, la fioritura e la scomparsa di intere popolazioni, e ognuna, nel corso della storia, ha lasciato almeno una traccia del suo passaggio nel mondo; che siano dei semplici utensili o delle opere monumentali. In questa TOP 6 NCI indagheremo proprio quelle testimonianze più grandiose e imponenti, nonché soprattutto quelle più antiche, che l’umanità di ieri ha lasciato come segno indelebile nella storia per l’umanità di oggi e per quella che verrà. Preparatevi per una lista che, tra monumenti più o meno noti, vi lascerà sorpresi!
NOTA BENE: Sottolineiamo che questa classifica non ha la presunzione, che risulterebbe implausibile in questo caso, di assoluta oggettività e verità. Sebbene i metodi archeologici di datazione siano sempre più sofisticati ed efficaci, in molti casi una data precisa certa è pressoché impossibile da definire. Inoltre è facile che certi monumenti, con il tempo, possano essere riclassificati.
Per questo motivo i criteri della classifica, oltre ovviamente a quello di antichità, sono anche legati, a parte poche eccezioni, all’imponenza e allo stato di conservazione delle strutture prese in considerazione. Di conseguenza certe realtà archeologiche sono state omesse di proposito.
6) Top 6 NCI: la Piramide di Cheope
Uno dei monumenti più famosi al mondo, nonché una delle sette meraviglie dell’antichità, non poteva mancare in questa Top 6. Edificata nell’arco di qualche decina di anni, è stata ultimata probabilmente verso il 2550 a.C. e destinata al faraone Cheope, della IV dinastia. Il suo ideatore, secondo gli egittologi, dovrebbe essere l’architetto, nonché visir, Hemiunu.
Si tratta, tra i monumenti del mondo antico, di una costruzione che al giorno d’oggi risulta in buono stato, presentandosi pressoché nella stessa maestosità del tempo dei faraoni, a eccezione del rivestimento esterno di granito. Quest’ultimo, purtroppo, subì notevoli danni a causa di diversi terremoti avvenuti tra il Medioevo e l’età moderna, tanto che il granito venne infine rimosso.
Il monumento è continuamente oggetto di studi archeologici. Si ritiene infatti che vi siano delle camere segrete non ancora scoperte. È notizia recente, ad esempio, il ritrovamento di un corridoio finora sconosciuto. Secondo l’egittologo Zahi Hawass, potrebbe essere legato al corredo funerario del faraone, ancora mai individuato.
Una delle credenze più persistenti quando si parla della piramide di Cheope, consiste nel presunto utilizzo di manodopera schiavile. In realtà, almeno per questa piramide, molto probabilmente vennero impiegati degli operai specializzati, decine di migliaia di individui. A suffragare questa tesi, la scoperta negli anni ’90 dei cimiteri destinati ai lavoratori.
5) Piramide di Djoser
Per il quinto posto rimaniamo ancora nelle terre dei faraoni, ma con quella che è la mastaba più antica d’Egitto, risalente forse al 2630 a.C. La grande differenza rispetto alle ben più note piramidi di Giza è la sua struttura a gradoni, in comune con diversi monumenti analoghi nelle Americhe. Realizzato dall’architetto Imhotep per il faraone Djoser della III dinastia, il monumento si inserisce all’interno di un più ampio complesso di strutture funerarie, originariamente protetto da un alto muro difensivo.
Quella di Djoser rappresenta il prototipo delle piramide egizie successive, nonché la prima a essere edificata in pietra calcarea. Come per molte altre strutture sepolcrali, nel corso dei secoli ha subito numerose razzie, tanto che al giorno d’oggi la camera di sepoltura si presenta piuttosto spoglia. La mastaba, alta circa 62 metri, è stata chiusa per 14 anni di restauri, portati a termine nel marzo del 2020.
4) Newgrange, Irlanda
Per il quarto posto della Top abbandoniamo l’Egitto trasferendoci nell’Irlanda dell’est, nella contea di Meath, dove sorge uno dei monumenti neolitici più imponenti e grandiosi di sempre. Si tratta di un tumulo a corridoio circolare, tanto che al suo interno sono state trovate molte ossa e offerte votive. Il suo significato, secondo gli archeologi, dovrebbe essere religioso, con l’ingresso orientato sul sorgere del Sole durante il solstizio d’inverno.
Il monumento, realizzato verso il 3.200 a.C., si compone di ben 200.000 tonnellate di roccia con una larghezza di 76 metri. Al suo interno sono presenti numerosi esempi di arte megalitica. Tuttavia verso il 2.000 a.C. il sito venne progressivamente abbandonato dagli indigeni, rappresentando comunque un luogo simbolo per la mitologia e il folklore irlandese.
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