di Lorenzo Peratoner
È risaputo che le auto elettriche targate Tesla sono tra le più ambite nel loro genere, come testimoniato dai record di vendita del 2022; che sia per la qualità costruttiva o per la fama del brand, si tratta di un nome ormai molto affermato, nonostante i prezzi non siano alla portata di tutti. Il modello base più economico, Tesla Model 3, parte infatti dai 40.000€; a patto tuttavia che non si incorra in sfortunati incidenti. La storia di un torinese, infatti, riportata da Repubblica, ha davvero dell’incredibile; vediamo i dettagli…
Lo sfortunato incidente e il preventivo dalla cifra monstre
55 anni, ingegnere informatico, ha raccontato di aver acquistato nel 2021 una Model 3 per 54.000€; fin qui tutto nella norma, tanto che lo stesso acquirente ne ha elogiato la tecnologia e la potenza. Il problema, tuttavia, si è verificato quando suo figlio, al volante, ha avuto un incidente stradale, scontrandosi contro un muretto; il padre ha descritto con queste parole la dinamica:
“Nulla di grave, ha preso un muretto, ma i danni, causa angolatura dell’impatto, sono stati particolari. Ha toccato il cuore dell’auto, la batteria. Insomma, l’avantreno era compromesso”.
L’ingegnere si è quindi rivolto a una carrozzeria indicata dalla stessa Tesla, allo scopo di quantificare i danni. All’arrivo del preventivo, tuttavia, ecco l’inaspettato: 80.000€ di riparazioni; si tratta di una cifra ben superiore rispetto al valore di mercato del modello, che nel momento dell’incidente si attestava intorno ai 49.000€. L’acquirente, sorpreso da questi costi, ha scritto un email direttamente a Tesla, che, secondo quanto raccontato, gli avrebbe risposto in modo alquanto perentorio: “Gli incidenti non sono un problema nostro”.
Tesla: i problemi con l’assistenza
Dietro questa cifra monstre si cela probabilmente un alto costo per la manodopera e i pezzi di ricambio; secondo l’ingegnere torinese, inoltre, ci sarebbe un forte disinteresse da parte di Tesla verso l’assistenza tecnica:
“E’ un’azienda tecnologica che fa anche autovetture, non è un’azienda manifatturiera che produce auto. D’altronde l’avevo comprata su internet, nemmeno in una concessionaria. Mi sembra che l’assistenza post vendita non interessi. Non c’è rete, assistenza molto poca, non ci sono carrozzerie convenzionate e non hanno esperienza nella manutenzione e riparazione”.
In tutto questo, dobbiamo sottolineare il fatto che il cliente aveva anche l’assicurazione; tuttavia, visto il preventivo così salato, ha preferito rinunciare: “Ora tornerò all’ibrido Toyota, la mia passione precedente“.
Sottolineiamo che il caso in questione potrebbe essere isolato e non esemplificativo del comportamento dell’azienda; tuttavia, con un preventivo di quel genere, sembra che le auto Tesla siano quasi “usa e getta“, tanto che al minimo incidente diventa più conveniente acquistare direttamente un veicolo nuovo!
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