di Alice Casati
Esattamente quarant’anni fa, in data 23 febbraio, nasceva a Londra l’attrice Emily Blunt. Naturalizzata statunitense, Blunt conta oltre trenta ruoli nella sua carriera, dal 2004 ad oggi. Celebriamo dunque il suo giorno ripercorrendo questi ultimi dai suoi esordi fino ai più recenti, con uno sguardo sui suoi progetti futuri.
I primi atti della carriera di Emily Blunt
La famiglia di Blunt, composta da padre avvocato, madre insegnante ed ex attrice e quattro figli, appartiene all’alta borghesia britannica. Fin dalla giovane età Emily Blunt inizia a prendere lezioni di recitazione; tra le ragioni di questa scelta c’è la necessità di controllare la balbuzie da cui è affetta per alcuni anni. Il suo percorso di studi si impronta così sulla recitazione; dopo aver frequentato la Ibstock Place School, a Londra, si iscrive al college privato Hurtwood House nel Surrey, conosciuto principalmente per il programma di arti dello spettacolo. All’età di 17 anni, nel 2000, partecipa al Festival del teatro di Edimburgo e viene scoperta da un agente. Termina gli studi di recitazione ma continua a recitare a teatro: tra il 2001 e il 2002 porta in scena “The Royal Family” di George S. Kaufman, “Vincent in Brixton” di Nicholas Bright e “Romeo e Giulietta” di William Shakespeare.
Un salto dal piccolo al grande schermo
Il 2003 segna il suo debutto in televisione: recita nel film “Boudicca” di Bill Anderson e nella miniserie “Henry VIII” di Pete Travis. L’anno successivo, oltre a partecipare ad un episodio della serie “Poirot“, compare per la prima volta sul grande schermo con “My Summer of Love” di Paweł Pawlikowski. Il 2005 è l’anno della miniserie “Empire” e del film televisivo “Gideon’s Daughter“, grazie al quale ottiene un Golden Globe e accresce la propria notorietà. Seguono infatti, nel 2006, due ruoli molto importanti per l’attrice: uno nel film “Le verità negate” di Ann Turner, insieme a Susan Sarandon, e l’altro in “Il diavolo veste Prada” di David Frankel, con Anne Hathaway e Meryl Streep. Quest’ultimo le vale una candidatura ai Golden Globe, nonché diversi giudizi positivi da parte della critica.
Una figura sempre più definita nel cinema
L’anno seguente è molto prolifico per l’attrice: lavora nei film “Wind Chill – Ghiaccio rosso sangue“, “Il club di Jane Austen“, “L’amore secondo Dan” e “La guerra di Charlie Wilson“. Queste partecipazioni le danno modo di crescere sempre di più, collaborando anche con attori come Tom Hanks e Julia Roberts. Rimane molto attiva nel cinema anche nel corso degli anni successivi, in cui ha una parte in “The Great Buck Howard“, “Sunshine Cleaning” e “The Young Victoria“, grazie al quale è candidata ai Golden Globe. Oltre all’uscita del cortometraggio “Curiosity“, il 2009 è segnato dal debutto di Emily Blunt nel doppiaggio; presta infatti voce a un personaggio de “I Simpson” per una puntata. Il secondo decennio del 2000 si apre con tre nuovi film: “Wolfman“, “Wild Target” e “I fantastici viaggi di Gulliver“. Poco dopo torna a dare voce ad un prodotto d’animazione con il film “Gnomeo e Giulietta“, insieme a James McAvoy.
La rivalsa dei ruoli più iconici di Blunt
Nel 2011 Emily Blunt è al cinema con “I guardiani del destino“, “Il pescatore di sogni“, “Your Sister’s Sister” e “I Muppet“. Seguono lavori come “The Five-Year Engagement“, “Looper” e “Il mondo di Arthur Newman“, che consolidano la sua figura nel cinema. Si occupa inoltre del doppiaggio in lingua inglese del personaggio di Nahoko Satomi nel film d’animazione “Si alza il vento” di Hayao Miyazaki. Torna in seguito sul grande schermo, con “Edge of Tomorrow – Senza domani“, il musical “Into the Woods” e “Sicario” di Denis Villeneuve, e in televisione, con un episodio del programma “Lip Sync Battle“. È in questa fase che si cimenta in alcuni ruoli iconici della sua carriera: recita infatti in “Il cacciatore e la regina di ghiaccio“, “La ragazza del treno” e, successivamente, in “A Quiet Place – Un posto tranquillo” e “Il ritorno di Mary Poppins“, sequel del classico del 1964.
Gli ultimi lavori e i prossimi progetti dell’attrice
L’attività cinematografica di Emily Blunt è sempre più intensa e variegata; alle parti recitate continua ad alternare il doppiaggio di film d’animazione, ovvero “Animal Crackers“, “My Little Pony – Il film” e “Sherlock Gnomes“. Nel 2020 torna al fianco di John Krasinski in “A Quiet Place II“, in cui recita anche Cillian Murphy. L’anno seguente accompagna Dwayne Johnson nella commedia d’avventura “Jungle Cruise“. La miniserie in sei puntate “The English” del 2022 è stata l’ultimo lavoro dell’attrice, che attualmente è stata annunciata come parte del cast di “Oppenheimer“, in uscita il prossimo luglio, dove tornerà a recitare insieme a Murphy.
Curiosità sulla vita di Emily Blunt
- È sposata da molti anni con l’attore e regista John Krasinski, che l’ha diretta in “A Quiet Place” e “A Quiet Place II“;
- A un’intervista per BuzzFeed ha dichiarato che “La ragazza del treno” è stato il suo ruolo più impegnativo, sia per la complessità del personaggio sia per la gestione della sua gravidanza durante le riprese.
- Non ama i social media, sui quali è quasi del tutto assente.
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