di Riccardo Rizzo

“Star Wars Jedi: Fallen Order” è stata sicuramente una delle sorprese del 2019. Dopo il deludente Star Wars Battlefront II, in molti credevano che la licenza non trovasse in EA un buon publisher, eppure i ragazzi di Respawn Entertaintment hanno saputo stupire tutti. Il gioco è stato un successo, tanto da permettere anche la produzione di un sequel: “Star Wars Jedi: Survivor“, in arrivo il 17 marzo 2023 su PlayStation 5, Xbox Series X/S e PC…

Una nuova speranza per le Guerre Stellari videoludiche

Con Star Wars, Respawn Entertainment ha voluto puntare in alto. Dopo aver portato sul mercato Titanfall e Titanfall 2, con quest’ultimo che ha ricevuto molti apprezzamenti da critica e pubblico per la modalità storia, con Fallen Order hanno voluto focalizzarsi soprattutto su quest’ultima; il titolo è un action-adventure in terza persona, che ci catapulta in una storia ambientata subito dopo la diramazione dell’Ordine 66: l’ordine con cui l’Imperatore Palpatine comanda l’uccisione di tutti i Jedi nella Galassia.

Noi impersoniamo proprio uno di loro, e il suo nome è Cal Kestis che, all’epoca ancora un giovane Padawan, riesce a sfuggire al tradimento dei cloni. Cal si rifugia quindi su Bracca, dove lavora come rottamatore e si nasconde dall’Impero Galattico appena sorto; è qui che iniziano le vicende di gioco. La storia si dirama poi verso una frenetica corsa per la salvezza e la verità; una verità necessaria non solo per risvegliare le abilità di Cal, ma anche per salvare le persone a lui care e rifondare l’ordine dei Jedi. Nel suo viaggio però non sarà da solo, ma accompagnato da una serie di comprimari che presto diventeranno la sua famiglia…

Un gameplay degno del miglior Balance of Power 

La narrazione ben si sposa con l’impostazione generale del gioco, che permette al giocatore di esplorare vari pianeti con uno stile metroidvania. Capita molto spesso infatti, di poter tornare sui propri passi per esplorare nuove sezioni grazie ad un’abilità appena sbloccata, o grazie a un nuovo potere della forza.

Invero, Cal non può padroneggiare fin da subito tutte le abilità da Jedi. Il suo addestramento ormai è solo un ricordo; solo con il procedere dell’avventura rivivrà le sue fasi d’addestramento, che gli permetteranno di ricordare ciò che un tempo stava imparando. Questa precisa scelta di game-design, certo non originalissima, riesce comunque a bilanciare l’esperienza di gioco. Non capita mai, di fatto, di sentirsi una forza della natura, capace di distruggere qualsiasi cosa sul suo cammino (una sensazione, questa, che si prova fin troppo facilmente in titoli come “Star Wars: il Potere della Forza“, che però appartiene anche ad un genere completamente diverso).

Si vede che Cal non è (ancora) un Jedi esperto; un fattore, questo, che si percepisce anche pad alla mano. Ci vuole un po’ di tempo per prendere dimestichezza con la spada laser e tutte le abilità della forza, ma col procedere dell’avventura saremo sempre più consapevoli delle nostre capacità. Si tratta inoltre di una progressione resa eccellente anche dal bestiario; i nemici da affrontare infatti, nonostante siano per la maggior parte creature native dei vari pianeti, risultano vari e impegnativi. Alcune boss-fight poi, con i loro caratteri epici, risultano indimenticabili…

Ovviamente, però, l’aspetto più intrigante del combat-system sono i combattimenti con le spade laser, che rappresentano la punta di diamante di “Star Wars Jedi: Fallen Order“. Nonostante non siano così frequenti, rimangono comunque adrenalinici e affascinanti.

Una Nuova Speranza

Insomma, i ragazzi di Respawn Entertaintment hanno fatto centro. Hanno saputo prendere un’IP pesante, importante, che da troppo tempo non riceveva un titolo degno del nome che porta, e dargli di nuovo giustizia. “Star Wars Jedi: Fallen Order” rappresenta un nuovo inizio per le iterazioni videoludiche della saga di George Lucas, una Nuova Speranza. Il gioco è stato un successo, ed è stato apprezzato sia dalla critica che dal pubblico, tanto da ricevere anche un sequel: “Star Wars Jedi: Survivor“. Questo capitolo non rappresenta solo un seguito, ma può essere anche la consacrazione di Respawn, che si dimostrerebbe ancora una volta capace di raccontare grandi storie…

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