di Fabio Danei
Torniamo un attimo al 18 dicembre del 1987, il giorno in cui il primo Final Fantasy venne pubblicato in Giappone. Quel giorno nessuno se lo aspettava, nemmeno lo stesso Hironobu Sakaguchi, che chiamò il gioco con il nome che tutti conosciamo perché, se fosse andato male, sarebbe stata la sua “Ultima Fantasia”. E invece non fu così, quella fu la prima di decine di “Ultime fantasie” che hanno fatto innamorare e appassionare milioni di videogiocatori dal 1987 ad oggi. E probabilmente continueranno a farlo.
Final Fantasy, 35 anni fa iniziava una saga magica
La saga di Final Fantasy quindi nacque ben 35 anni fa. Il primo gioco andò discretamente, ma il vero successo sarebbe arrivato soltanto dopo. Da gioco a gioco si notavano sempre importanti miglioramenti, sia al gameplay, sia alla grafica, ma soprattutto alla storia: la saga stava diventando sempre più profonda e introspettiva. Il dualismo tra bene e male, sempre in conflitto, era facile da apprezzare e amare. Con l’arrivo di Final Fantasy VII, però, la saga si elevò a tutt’altro livello.
Il settimo capitolo venne sviluppato per PlayStation, la nuova, al tempo, console di Sony. Il successo fu clamoroso. Il capitolo aveva impressionato la critica grazie alla sua nuovissima grafica 3D (possibile grazie alla macchina di Sony) e soprattutto grazie alla sua storia incredibilmente matura.
Di fatto è quasi impossibile non apprezzare una storia ancora oggi molto attuale. Nel settimo capitolo, il mondo sta venendo prosciugato della sua linfa vitale: il Mako. Questo viene lavorato in strutture sferiche chiamate “Materia“, capaci anche di infondere poteri magici negli umani, per poi essere utilizzato come fonte di energia. Quando Cloud, l’iconico protagonista, aiuterà un gruppo di “terroristi” a distruggere uno dei reattori Mako, la storia di uno dei giochi più importanti di sempre avrà inizio. Complice di questo successo è anche Sephiroth, uno degli antagonisti meglio costruiti di sempre secondo molti fan.
Da questo capitolo nacquero poi diversi spin-off, film e remake: l’impatto che ebbe nel mondo videoludico è chiaro e massiccio. Ovviamente, visto il successo incredibile ottenuto, i Final Fantasy non si fermarono di certo. Con l’VIII e il IX vennero segnati altri due goal, soprattutto con il secondo che è stato enormemente apprezzato dai fan ed è persino il preferito di Hironobu Sakaguchi.
L’arrivo della PlayStation 2
Con la nuova generazione anche i Final Fantasy si rinnovarono. Immancabile una grafica migliorata e animazioni ancora più dettagliate, ma il protagonista assoluto fu il doppiaggio. Il decimo capitolo fu il primo a presentare questa innovazione, che poi è diventata prassi nei giochi successi, per ovvi motivi. Un’aggiunta che rese i giochi, già decisamente immersivi, ancora più profondi ed apprezzabili.
Dopodiché l’evoluzione della saga fu lineare e, come probabilmente ben saprete, ora i fan aspettano con ansia Final Fantasy XVI, che dovrebbe uscire nel 2023. Noi non stiamo più nella pelle all’idea di poter rientrare nel mondo tanto magico e luminoso quanto oscuro di Final Fantasy, e voi?
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