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Dalla panchina in Serie B al sogno Mondiale: la storia del “Dibu” Martinez

di Gianluca Scognamiglio

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L’Argentina di Leo Messi ha raggiunto la semifinale dei Mondiali in Qatar e tra i protagonisti della Selección c’è anche il portiere, Emiliano Martinez. Il “Dibu“, come viene soprannominato, ha sventato due rigori nella serie finale con l’Olanda, permettendo ai suoi di passare ai quarti di finale. In questo articolo ripercorriamo la storia del portiere argentino, passato dalla panchina in Championship alla Nazionale…

L’infanzia e i primi passi di Martinez

Damiàn Emiliano Martinez rappresenta sin da piccolo la speranza della sua famiglia: i genitori, seppur poverissimi, fanno di tutto per permettere al figlio di seguire il suo sogno. E il sogno di Emiliano inizia a concretizzarsi nel 2006, quando a soli 14 anni, va via da Mar del Plata, luogo di nascita e amatissima casa. La destinazione è Avellaneda, sede dell’Independiente: è lì che Martinez cresce, diventando uno dei migliori prospetti argentini.

Non a caso nel 2009 è il titolare della Nazionale Argentina Under-17, impegnata nel Campionato Sudamericano in Cile. Il “Dibu“, soprannominato così per via della somiglianza con l’omonimo personaggio della serie TV “Mi familia es un Dibujo“, ne è protagonista indiscusso; in finale, grazie alle sue parate, la Selcción arriva a giocarsi il successo ai calci di rigore, contro il Brasile. Nonostante i due rigori sventati da Martinez, saranno però Coutinho e compagni ad agguantare il titolo.

La chiamata dell’Arsenal e l’esperienza europea

La tristezza per la sconfitta in finale svanisce in fretta: al ritorno dal Cile, il “Dibu” viene contattato dall’Arsenal. Emiliano non realizza subito, pensando si tratti dell’Arsenal di Sarandí, squadra argentina con sede non lontana da Avellaneda. La proposta però, arriva dall’Inghilterra e non può dire di no. E dopo una serie di provini, l’Arsenal decide di puntare su di lui, aggregandolo alle giovanili già nel 2010.

La storia inglese di Martinez non è però delle più felici: per due anni e mezzo non vede praticamente il campo. Nel 2012 va in prestito all’Oxford United, dove gioca però solo una partita. Insomma, la sua carriera sembra arrivata a un punto morto; a 21 anni Emiliano però vuole giocare, a costo di scendere di categoria. Nel 2013 è lo Sheffield Wednesday ad offrirgli una possibilità, in prestito. Nelle 11 partite disputate in Championship, però, Emi non convince, tornando così alla base nel giugno 2014.

Il mercato, questa volta, non offre possibilità. Martinez deve rimanere all’Arsenal, come terzo portiere, alle spalle di Szczesny e Ospina. La grande chance del “Dibu” arriva però in maniera del tutto inaspettata: per via di problemi fisici dei due portieri citati, può esordire addirittura in Champions League. Emi mantiene la porta inviolata nel match contro il Borussia Dortmund, venendo anche inserito nel Team of the Week UEFA. L’assenza dei compagni di reparto gli permette così di giocare due match di Premier League, contro West Brom e Southampton, portando a casa altri due clean sheet. Martinez a questo punto sogna: è il portiere titolare dell’Arsenal e Wenger sembra credere in lui!

 

Martinez

Emiliano Martinez (@Shutterstock)

 

All’inferno e ritorno: il “Dibu” cerca spazio

La favola di Emilano Martinez si interrompe in un freddo pomeriggio di dicembre, nel quale al “Britannia Stadium” l’Arsenal crolla sotto i colpi dello Stoke City, e lui non è esente da critiche. Dalla partita successiva è di nuovo Szczesny a difendere la porta dei Gunners, mentre Emiliano non troverà più spazio.

Nei cinque anni successivi la carriera di Martinez è piuttosto lineare, ma tutt’altro che entusiasmante: il cartellino rimane dell’Arsenal ma il nativo di Mar del Plata gira l’Europa in prestito. Al Rotheram e al Wolverhampton, in Championship, non è nemmeno titolare, collezionando appena 20 presenze in due anni. L’esperienza bis all’Arsenal, ancora una volta, non è vincente: nel 2016-17 raccoglie solo due presenze in tutta la stagione, rassegnandosi ad essere una semplice riserva. Basti pensare che tra il settembre 2016 e il gennaio 2019, con il prestito al Getafe nel mezzo, Emi gioca solo sette partite…

La nuova, grande occasione di Martinez arriva nel 2020, quando è il secondo portiere dell’Arsenal di Mikel Arteta, suo ex compagno di squadra. Quando il titolare Bernd Leno s’infortuna, l’allenatore non ci pensa due volte, gettando nella mischia l’argentino. La mossa è vincente: il “Dibu” sa che questa è la sua grande chance e la sfrutta al meglio. Nelle ultime otto partite di campionato difende egregiamente la porta dei Gunners, guidandoli successivamente al trionfo in FA Cup, in finale contro il Chelsea.

“Carpe diem”: l’attimo perfetto di Martinez

La stagione 2020-21 può essere definita come quella della sua consacrazione. Già ad agosto, Emi è protagonista, vincendo il Community Shield da titolare, ma il ritorno di Leno potrebbe mettere in dubbio la sua titolarità; così, nel settembre di due anni fa, accetta la proposta dell’Aston Villa. I Villans versano nelle casse dell’Arsenal ben 21 milioni di euro per rilevarlo; si trattava della cifra più alta mai pagata per un portiere argentino.

L’esperienza all’Aston Villa è esaltante: grazie a 15 clean sheet e prestazioni monstre, Emi attira l’attenzione del CT Scaloni, guadagnandosi così la convocazione in Nazionale, facendo anche il suo esordio nell’amichevole con il Cile del giugno 2021. E la Copa America dello stesso anno non lo dovrebbe vedere protagonista, con Franco Armani titolare nelle idee di Lionel Scaloni. È però di nuovo la fortuna a salvare il “Dibu“: il portiere del River Plate risulta infatti positivo al Covid a pochi giorni dall’inizio della competizione, e così Martinez diventa il titolare dell’Albiceleste, dopo una vita passata tra panchine e prestiti in serie minori…

 

Martinez

Messi, Martinez e Lautaro (@Shutterstock)

 

In Copa America è l’eroe dell’Argentina: para tre rigori su cinque in semifinale, portando la Selección in finale, poi vinta sul Brasile padrone di casa. È una gioia immensa: partito da Mar del Plata, passato dall’Independiente e dalle panchine in Championship, il “Dibu” Damiàn Emiliano Martìnez è Campione del Sudamerica, da titolare.

Ad un anno e mezzo di distanza dal successo continentale, il portiere è ancora protagonista nell’Aston Villa e soprattutto nell’Argentina. Le sue parate stanno tenendo vivo il sogno di un popolo, ora a due battute da un trionfo che manca da 36 anni…

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