di Riccardo Rizzo
The Witcher 3: Wild Hunt è stato a mani basse uno dei punti più alti della scorsa generazioni, vendendo oltre 50 milioni di copie e settando nuovi standard per il genere. Il gioco però rappresenta la chiusura di una trilogia iniziata nel lontano 2007, di cui molti purtroppo ancora oggi non riconoscono il valore. In occasione dell’arrivo dell’aggiornamento per le nuove generazioni di questo terzo capitolo, la redazione di NCR ha voluto omaggiare la serie con un interessante quiz sulla pagina Instagram del sito: saprete rispondere a tutte le domande?
Toss a coin to your Witcher
La serie prende piena ispirazione dai capolavori di Andrzej Sapkowski, i cui libri fanno da prequel per le avventure videoludiche dello strigo. Gli sviluppatori volevano trovare un modo per permettere al grande pubblico di potersi approcciare al progetto senza necessariamente dover leggere tutta la serie dello scrittore polacco; che comunque permette di avere una prospettiva migliore sulle opere videoludiche, scoprendo il passato di Geralt e alcune curiosità sui vari personaggi. La trovata scelta è semplice, ma efficace, e ben contestualizzata con gli eventi di gioco: l’amnesia.
Questo ha permesso fin da subito di entrare in sintonia con il personaggio di Geralt. Un Witcher all’apparenza freddo e distaccato, ma in realtà capace di provare sentimenti veri e sinceri, soprattutto verso le persone che ama. Il tutto è stato ampliato nel corso dei vari capitoli con le varie scelte che si possono compiere, che permettono di immedesimarsi completamente nell’avventura e nel mondo di gioco, che con The Witcher 3: Wild Hunt raggiunge un livello qualitativo senza precedenti.
Il codice dei Witcher
Molte volte all’interno dei vari capitoli Geralt e altri Witcher fanno riferimento al codice dei Witcher; un codice di comportamento usato spesso per giustificare le loro azioni. In realtà però questo codice non esiste. Proprio così: è un’invenzione, usata probabilmente come scusa per alcuni incarichi o per giustificare determinate richieste per dei lavori un po’ particolari.
Il Gwent
Sicuramente tutti gli appassionati di The Witcher 3: Wild Hunt conoscono il Gwent, interessantissimo gioco di carte che in seguito è diventato anche un gioco a sé stante. Molti non sanno, però, che l’idea originale del gioco di carte è venuta al game designer Damien Monnier mentre stava facendo un tranquillo bagno caldo. Mentre si stava rilassando, infatti, gli sono venute in mente le regole di base del gioco. E, tra l’altro, per l’ideazione dell’intero gioco di carte ha avuto solo un fine settimana!
L’età di Geralt di Rivia
Molti potrebbero farsi ingannare dall’aspetto fisico del Witcher, possente e in ottima forma; ma in realtà Geralt, in The Witcher 3, ha quasi 100 anni! A rivelarcelo è Vesemir, il suo maestro, che ormai è in vita da molti secoli; nel prologo di The Witcher 3: Wild Hunt prende in giro il suo amico e allievo dicendogli di “non essere troppo lontano dai 100 anni“. Anche Yennefer, una maga molto intima di Geralt, è prossima ai 100 anni, essendo infatti nata nel 1174 (gli eventi del terzo capitolo iniziano nel 1272). Il processo di invecchiamento quindi non è alterato solo nei Witcher, ma anche nelle streghe!
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