di Lorenzo Peratoner

Come riportano TGCOM24 e BlogSicilia, è stata finalmente fatta giustizia alla famiglia di un corriere 55enne che nel 2018 fu sbranato da tre cani mentre svolgeva il suo lavoro. L’avvocato difensore della famiglia della vittima, ha reagito alla sentenza con queste parole:

“Finalmente si è stabilito che non fu un malore cardiaco, ma il decesso avvenne per le ferite provocate dai tre cani, sui quali i RIS di Messina avevano rinvenuto il sangue della vittima”

Ripercorriamo i fatti che hanno dato inizio al processo e in che cosa consiste la condanna.

Siracusa: ricostruzione della vicenda

Tutto ha origine nell’ormai lontano gennaio 2018, quando l’uomo, nella zona di Portopalo, entrò in una proprietà privata per consegnare un plico ai proprietari. Il problema, tuttavia, era che ben tre cani (3 grossi molossi), totalmente liberi, lo aggredirono, uccidendolo. La segnalazione ai carabinieri fu ad opera della proprietaria, la quale notò il furgoncino della SDA aperto davanti casa.

Gli inquirenti aprirono pertanto un fascicolo d’inchiesta per omicidio colposo, con successiva analisi della salma. Nonostante l’evidenza dell’atto compiuto dagli animali, il tribunale di Siracusa ha emesso la sentenza di primo grado solamente qualche giorno fa, dando ragione alla famiglia della vittima, costituitasi parte civile.

La condanna e altro caso simile

Nulla da fare per la proprietaria, la quale è costretta a nove mesi di carcere e a un maxi risarcimento di quasi tre milioni di euro per la famiglia della vittima, composta dalla moglie, tre figli e sette fratelli.

Tenere costantemente sotto controllo i propri cani, specialmente se forti e di grande stazza, è fondamentale per evitare tragedie come queste, che, purtroppo, non sono così inusuali. Come riporta il Messaggero, infatti, in Inghilterra, nel 2016 un bambino di tre anni stava giocando nel suo cortile, quando un cane lo aggredì, uccidendolo. La polizia, di conseguenza, ha prontamente arrestato la padrona 29enne, rea di non aver badato al cane.

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