di Gianluca Scognamiglio
Oggi cominciano i Mondiali in Qatar; diamo quindi un’occhiata alle squadre di seconda fascia che prenderanno parte alla competizione e che hanno tanta voglia di stupire. Ci sarà spazio per loro alle spalle delle favorite? Andiamo a vedere le sei Nazionali che noi di NCC consideriamo come delle potenziali sorprese per questa edizione della competizione!
Qualità e fisicità: attenzione a Senegal e Messico
I Leoni della Teranga si presentano al Campionato del Mondo avendo battuto in un doppio confronto di spareggio i rivali dell’Egitto, con una vittoria ai calci di rigore, come in finale di Coppa d’Africa lo scorso gennaio. Il sorteggio è stato piuttosto benevolo nei confronti degli uomini di Aliou Cissé: inserito nel gruppo A con Olanda, Ecuador e i padroni di casa del Qatar, il Senegal ha tutte le carte in regola per passare alla fase successiva, anche da primo.
La formazione tipo del Senegal (4-3-3): E.Mendy; Sabaly, Koulibaly, Diallo, Ballo-Touré; Kouyaté, Gueye, N. Mendy; Diatta, Dia, I. Sarr.
Chi invece ha da sfatare un tabù è il Messico di Gerardo Martino: nelle ultime sette edizioni dei Mondiali, La Verde si è sempre fermata agli ottavi di finale. Una striscia iniziata nel 1994, con la sconfitta subita ai rigori con la Bulgaria e proseguita fino alla sfida persa per 2-0 contro il Brasile, quattro anni fa. La Nazionale messicana si presenta in Qatar con una ritrovata solidità difensiva (solo otto reti subite nelle qualificazioni) e senza alcuna pressione.
Il girone C con Argentina, Arabia Saudita e Polonia lascia aperta ogni possibilità di andare avanti, magari anche oltre il recente limite degli ottavi di finale…
La formazione tipo del Messico (4-3-3): Ochoa; Sanchez, Vasquez, Moreno, Gallardo; Gutierrez, Alvarez, Herrera; Lozano, Jimenez, Corona.
“This is soccer”: ecco USA e Canada!
Gli Stati Uniti dominano praticamente in tutti gli sport: pallacanestro, pallavolo, nuoto, atletica… tranne che nel calcio. O per meglio dire, nel calcio maschile, considerando i risultati di prestigio raggiunti dalla compagine femminile. Gli USA arrivano a questo Mondiale con la consapevolezza di avere una rosa particolarmente interessante e competitiva; la vittoria nella Gold Cup di quest’anno, in finale contro il Messico, ne è la testimonianza. Inoltre, escludendo l’Inghilterra, il Gruppo B pare piuttosto equilibrato, con la presenza di Iran e Galles.
La formazione tipo degli Stati Uniti (4-2-3-1): Turner; Dest, Zimmerman, Yedlin, Robinson; McKennie, Adams; Pulisic, Reyna, Weah; Ferreira.
Ha già stupito, invece, il Canada di John Herdman, giungendo fino a questo punto della competizione. I prossimi Campionati del Mondo rappresentano infatti soltanto la seconda partecipazione dei biancorossi alla manifestazione: risultato impensabile solo qualche anno fa. Ma non solo il Canada è riuscito a raggiungere la fase a gironi dei Mondiali, ma lo ha fatto vincendo il girone di qualificazione e togliendosi lo “sfizio” di battere sia Stati Uniti che Messico!
La formazione tipo del Canada (4-4-2): Borjan; Adekugbe, Johnston, Vitoria, Miller; Laryea, Eustaquio, Hutchinson, Davies; David, Larin.
Europee underdog: Serbia e Danimarca possono puntare in alto?
La sorpresa per eccellenza delle qualificazioni europee è sicuramente la Serbia, arrivata ai Mondiali avendo vinto il proprio girone preliminare, superando il Portogallo di CR7. Un risultato raggiunto in maniera rocambolesca: nell’ultima partita del girone infatti, Vlahovic e compagni hanno vinto al 90′ a Lisbona, costringendo i lusitani ai play-off. La Serbia si presenta in ogni caso con una squadra solida in ogni reparto: sarà un avversario difficile per tutti, a partire da Brasile, Camerun e Svizzera, inserite nello stesso girone.
La formazione tipo della Serbia (3-4-1-2): Rajkovic; Pavlovic, Veljkovic, Milenkovic; Kostic, Milinkovic-Savic, Lukic, Zivkovic; Tadic; Vlahovic, Mitrovic.
Infine, la Danimarca, dopo essere stata la sorpresa degli Europei 2020 è pronta a confermarsi anche sul palcoscenico Mondiale: semifinalisti a livello Continentale, i danesi arrivano in Qatar senza nulla da perdere. Kasper Hjulmand avrà il duro compito di non far disperdere l’entusiasmo dei suoi e la magia creata un anno fa, potendo anche contare su un ritrovato Eriksen. Insomma, Australia e Tunisia sembrano a portata; la sfida con la Francia, recentemente sconfitta in Nations League, potrebbe anche aprire scenari di tabellone piuttosto interessanti…
La formazione tipo della Danimarca (4-3-3): Schmeichel; Kristensesn, Kjaer, Christensen, Maelhe; Delaney, Hojbjerg, Eriksen; Skov Olsen, Dolberg, Damsgaard.
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