di Alessandro Lucchini
Da sempre, l’uomo è affascinato dalla velocità, e spesso, tende a spingersi oltre il limite, causando danni a sé stesso e agli altri. E non stiamo parlando solamente di piloti professionisti, affatto. Anzi, le situazioni più pericolose si creano su strade pubbliche, le stesse che percorriamo ogni giorno per recarci a lavoro, a scuola o in vacanza. Per fortuna, l’avanzare della tecnologia, continua a fornirci strumenti utili per controllare le nostre vetture, che col tempo sono diventate sempre più prestanti e, potenzialmente, pericolose.
ISA, lo strumento contro la velocità
Prima di osservare nello specifico il suo funzionamento, è logico chiedersi quale sia lo scopo dell’utilizzo dell’ISA. L’obbiettivo principale è aiutare il conducente a mantenere la corretta velocità di crociera, senza superare i limiti. L’introduzione di questa misure di sicurezza risponde ad un’esigenza ben specifica: ridurre gli eccessi di velocità, che sono la prima causa alla base degli incidenti, specialmente quelli mortali.
Vista la situazione, l’Unione Europea ha deciso di agire concretamente tramite il Regolamento UE 2019/2144 del Parlamento europeo e del Consiglio. Nello specifico, dal 6 luglio 2022, tutti i veicoli di nuova omologazione, rientranti nelle categorie M (automobili, autobus, furgoni e camper) e N (veicoli trasporto merci) dovranno avere l’ISA installato a bordo. Dal 7 luglio 2024, l’obbligo sarà esteso a tutti i nuovi veicoli. Ovviamente, per le auto in attualmente in circolazione non sono previsti obblighi retroattivi.
Come funziona l’ISA?
La tecnologia di questo strumento sfrutta le telecamere presenti, oramai, su tutti i veicoli. Grazie ad esse, ed ai dati GPS, riconosce i limiti di velocità sulle varie strade. Il suo funzionamento non va ad agire sui freni, sarebbe estremamente pericoloso. L’azione si concentra sul motore, tramite un depotenziamento, impedisce il superamento della velocità limite. L’ultima scelta, comunque, spetta al conducente, che tramite un deciso colpo sull’acceleratore può acquisire velocità. I sistemi ISA non sono una novità, sono già presenti su alcuni veicoli in commercio. Secondo le stime dell’European Transport Safety Council, implementando l’ISA, gli incidenti mortali subiranno un decremento del 20%, mentre le collisioni generiche del 30%.
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