di Gianmichele Trotta
Spesso siamo abituati a pensare che il nostro mondo sia l’unico a offrire spettacoli della natura, ma non è così. Nell’universo ci sono miliardi di pianeti estremamente affascinanti, seppur, per la maggior parte, non abitabili. Ognuno di questi possiede le proprie qualità con altrettante meraviglie ad attenderci. Considerando solo il nostro sistema solare c’è da rimaner stupiti della vastità di climi e geomi che questi possono offrire. Dall’inferno ghiacciato di Urano al deserto di Marte. Scopriamo insieme alcuni record del nostro sistema solare in questa Top NCI.
La vetta più alta
No, non parliamo del solito monte Everest. Quest’oggi il record in altezza va al monte Olimpo, su Marte. Con i suoi 21 Km di altezza e un diametro di 600 Km supera di gran lunga il primato nel nostro pianeta che è di “soli” 8848 metri. Fa parte della regione vulcanica di Tharsis, insieme ad altri 3 colossi di questo tipo, e la sua formazione risale a neanche 200 milioni di anni fa, relativamente giovane considerando la storia geologica di Marte.
Per fare un paragone, il monte Olimpo di Marte ha una base pari alla larghezza dell’intera Francia. In pochi sanno, poi, che la sua scoperta è tutta italiana. Il suo primo osservatore, infatti, fu Giovanni Schiaparelli, che nel 1877 riferì di essere stato accecato da un bagliore simile al riflesso del sole sulla neve.
La fossa più profonda
Un altro record per il nostro vicino di casa: Marte. Qui, infatti, potremmo esplorare le “Valles Marineris”. Finora, questa, è la gola più profonda mai registrata su un pianeta roccioso; lo si sa bene dal momento che sono già stati mappati tutti e quattro quelli presenti nel sistema solare (Mercurio, Venere, Marte e naturalmente la Terra). Con i suoi 7.7 km di profondità è decisamente questa a sedersi sul primo posto.
A questo punto si potrebbe pensare che, in realtà, sia la Fossa delle Marianne la più profonda. Quest’ultima è una depressione oceanica presente nell’Oceano pacifico e vanta di arrivare fino a 10,9 km sotto il livello del mare. Tuttavia, se consideriamo la profondità a partire dal fondale marino, questa misurerebbe soltanto la metà, cedendo il posto a Marte che di acqua non ne ha.
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