di Federico Minelli
Kurt Zouma, difensore francese del West Ham, è stato condannato dopo i maltrattamenti perpetrati nei confronti del suo gatto. L’episodio, avvenuto lo scorso febbraio, era finito su tutti i giornali e aveva suscitato sdegno e scalpore. Da lì la polizia inglese ha aperto le indagini e in questi giorni è arrivata la condanna definitiva.
Zouma, servizi sociali ma non solo
“Un comportamento vergognoso e biasimevole ai danni di un animale domestico“. Così si è espressa la giudice Susan Holdham, che ha aspramente e severamente condannato il comportamento di Zouma. Il giocatore ex Chelsea si era dichiarato colpevole durante il processo, atto che non gli ha evitato una condanna esemplare.
Zouma dovrà svolgere 180 ore di servizi socialmente utili, ma non finisce qui: la Thames Magistrates’ Court, infatti, ha deliberato che il francese non potrà possedere gatti per i prossimi cinque anni.
L’episodio dello scorso febbraio
Il polverone era venuto fuori quando il fratello, Yoan Zouma, aveva filmato e pubblicato in rete un video del francese intento a maltrattare il proprio gatto. Neanche a dirlo, il video è diventato subito virale e il difensore è stato sommerso dalle critiche e dall’indignazione di tutto il web.
A febbraio inoltre, il West Ham aveva preso subito le distanze dall’accaduto, multando il proprio tesserato con due settimane di stipendio, il massimo imponibile in questi casi.
Anche la Rspca (Royal society for the prevention of cruelty to animals), si era espressa in maniera forte sull’episodio: “Non è mai accettabile prendere a calci, picchiare o schiaffeggiare un animale, che sia per punizione o per altro. Indagheremo sempre su eventuali reclami che ci verranno presentati.”
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