di Piergiuseppe Pinto
Josè Mourinho, si sa, non è mai banale. Così, nel post partita a seguito dello 0-0 con il Bologna, l’allenatore della Roma non ha risparmiato critiche alla Lazio, che ha prontamente replicato.
Mourinho contro la Lazio: “Dopo 22 anni si può ancora segnare in fuorigioco”
Il riferimento è chiaro: a Mourinho non è andata giù la vittoria della Lazio contro lo Spezia al 90′. Il gol di Acerbi, infatti, era viziato da un fuorigioco, non ravvisato né in campo né in sala Var. “La storia si ripete: sono 22 anni che alleno e non cambio. Così come non cambia il fatto che si possa segnare con un gol in fuorigioco. Succedeva prima e dopo 22 anni puoi ancora farlo, visto che questa cosa è successa sabato”. E ancora: “Oggi non esiste la prostituzione intellettuale”. Il riferimento è a quanto disse nel 2009 citando, curiosamente, i “zeru tituli” di alcune squadre tra cui anche la Roma. “Se però”, prosegue lo Special One, “volete nascondere che nel 2022 una squadra ha vinto con un gol in fuorigioco, allora dovrete nuovamente rifarmi questa domanda”.
La Lazio risponde: “Distoglie l’attenzione dalla mancanza di risultati”
Non si è fatta attendere la dura risposta dei biancocelesti, che con un comunicato hanno replicato allo Special One. “Il fatto che nel 2022 un allenatore di un’altra squadra, durante le sue conferenze stampa, faccia ripetutamente riferimento a presunti favori arbitrali a squadre concorrenti e che, allo stesso tempo, alcuni giornalisti sportivi nazionali, di dichiarata fede calcistica, si infervorino sullo stesso argomento, dimenticando il loro ruolo professionale e il dovere di imparzialità, dimostra alcune cose”.
“Che la Lazio è ossessivamente nei loro pensieri più di altri ambìti obiettivi professionali; che, come spesso accade, si guarda in casa degli altri per distogliere l’attenzione da risultati mancati e da clamorosi episodi avvenuti in casa propria, a proprio favore, sotto gli occhi di tutti; che nonostante la necessità di evolvere l’immagine del calcio in Italia, alcuni protagonisti sono fermi alla costante ripetizione delle accuse agli arbitri e al VAR; che su questi atteggiamenti offensivi verso la categoria degli arbitri e sulla mancanza di obiettività giornalistica troppo spesso si sorvola”.
“Non ci siamo lamentati del fallo di Tonali o la gomitata nel derby”
E ancora: “La Società Sportiva Lazio respinge ai mittenti le critiche e le insinuazioni, continua a credere che i valori si dimostrino in campo e non nei salotti televisivi. La Lazio non si presterà mai ad essere l’alibi o il capro espiatorio di nessuno e farà valere nelle sedi opportune le proprie ragioni. La linea della Società continua ad essere quella di non discutere le decisioni prese sul campo, anche quando si tratta di episodi lampanti avvenuti a sfavore della squadra biancoceleste, quale il fallo di Tonali su Acerbi a Lazio-Milan in occasione del gol o la gomitata in area di Ibanez su Milinkovic nel derby di ritorno, solo per citarne due anche se ne abbiamo presenti molti altri, anche in Spezia-Lazio. Episodi decisivi sui quali abbiamo scelto il silenzio per rispetto degli arbitri in campo e del VAR, rispetto che altri non hanno dimostrato e continuano a non dimostrare”.
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