di Antonio Stiuso
Francia – Confermato il legame tra l’impasto della pizza surgelata Buitoni e i numerosi casi di Escherichia coli. Le pizze contaminate appartengono alla linea Fraich’Up ed erano prodotte proprio in una delle sue fabbriche.
Scandalo pizze confermato
In Francia, dall’inizio dell’anno ad oggi, si sono verificati ben 50 casi di sindrome emolitico uremica, di cui 48 causati da infezioni da Escherichia coli O26. Lo stesso ceppo è stato rilevato nell’impasto della pizza surgelata prodotta da Buitoni: la pizza Fraich’Up. Si tratta, in quasi tutti gli episodi di cui siamo venuti a conoscenza, di bambini con un’età media di 7 anni, due dei quali sono purtroppo deceduti. Mentre gli unici due adulti colpiti dall’infezione hanno più di 90 anni.
Le ultime news a riguardo confermano il presunto legame tra le pizze surgelate Buitoni e i casi di sindrome emolitico uremica. A comunicarlo sono le stesse autorità sanitarie francesi, durante un aggiornamento sul focolaio. Dopo il richiamo dei prodotti, infatti, il numero delle infezioni ha cominciato a stabilizzarsi. Questa particolare linea di pizze è caratterizzata da un impasto crudo, che lievita e cuoce in forno. È possibile, quindi, che i bambini si siano infettati mangiando pizze non cotte a sufficienza. Gli impasti poco cotti, infatti, possono essere una facile via di trasmissione dei batteri responsabili di questo tipo di intossicazione. Per fortuna in Italia non c’è pericolo, perché questo prodotto non è presente tra i nostri scaffali.
Lo stabilimento Buitoni
Lo stabilimento in questione appartiene alla Buitoni, ed è situato a Caudry, nel sud di Lilla. Qui l’autorità giudiziaria, a seguito di un accertamento delle condizioni igieniche non adeguate, ha deciso di farlo chiudere. Come riporta Bfm, infatti, la produzione delle pizze nella fabbrica è stata vietata per ordine del Prefetto, dopo l’impatto mediatico avuto dai casi di intossicazione causati dal batterio Escherichia coli.
La prefettura, in seguito ai controlli, ha dichiarato di aver rilevato “numerose e gravi anomalie in termini di pulizia e manutenzione generale dei locali e delle attrezzature” e, nello specifico, è stata perfino trovata la presenza di topi nei laboratori alimentari. Infine, avendo constatato il deterioramento dello stato generale dell’impianto di produzione, la prefettura stessa ha rifiutato l’autorizzazione alla ripresa delle attività nello stabilimento Buitoni, che era stato precedentemente chiuso il 18 marzo. Questo fin quando non sarà rimesso in regola seguendo le norme su locali, attrezzature e prodotti alimentari.
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