di davide gerace
L’Ucraina avrebbe chiesto di non sanzionare Roman Abramovich. La clamorosa indiscrezione del Wall Street Journal spiega come il presidente ucraino, Zelensky abbia chiesto addirittura al presidente degli Stati Uniti, Joe Biden di non sanzionare l’oligarca russo.
Abramovich fondamentale per le sorti dell’Ucraina
Roman Abramovich (@Shutterstock)
Come riporta il Wall Street Journal, Abramovic potrebbe giocare un ruolo nel facilitare i negoziati di pace con la Russia. All’inizio di marzo i funzionari del Dipartimento del Tesoro americano avevano messo a punto una bozza di sanzioni per punire Abramovich in seguito all’attacco della Russia all’Ucraina. Al momento di annunciarle, però, il Consiglio per la Sicurezza Nazionale ha detto al Dipartimento del Tesoro di attendere.
Dietro questa richiesta ci sarebbe proprio il consiglio del presidente dell’Ucraina, Zalensky. L’ex patron del Chelsea aveva già partecipato al primo round di negoziati tra russi e ucraini in Bielorussia il 28 febbraio scorso. Il produttore cinematografico ucraino Alexander Rodnyansky aveva dichiarato: “È l’unico che abbia risposto e si sia reso disponibile a fare un tentativo”.
Tutte le sanzioni contro l’oligarca
La scelta di non sanzionare Roman Abramovich rappresenta una sorpresa. L’Occidente infatti, con l’Unione Europea in prima fila, aveva iniziato già da metà marzo a sanzionare gli oligarchi russi. Ad inizio marzo Abramovich aveva annunciato di voler cedere il Chelsea, per donare il ricavato ad una fondazione per le vittime della guerra e la ricostruzione dell’Ucraina. La Gran Bretagna però ha congelato tutti i suoi beni, vietando anche l’ingresso a tutti gli oligarchi russi nel Paese.
Subito dopo l’UE si è adeguata alle sanzioni. Ha vietato ad Abramovich l’ingresso nell’Unione e ha dato via libera al congelamento dei suoi asset nel territorio europeo, come avvenuto anche in Gran Bretagna.
Anche se diversi oligarchi si sono espressi contro la guerra, Abramovich è l’unico ad aver pubblicamente detto di tentare di spingere Mosca a trovare una soluzione pacifica al conflitto. Questo evidentemente è bastato a Zelensky e all’Ucraina per ritenerlo fondamentale per i negoziati con la Russia.
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