di Redazione NCI
L’influencer Stephanie Matto è finita in ospedale. La donna è diventata famosa alcuni mesi fa grazie ai propri peti.
Sembra strano, ma la 31enne statunitense vendeva le proprie flatulenze in appositi barattoli. Un business redditizio, che però Stephanie ha deciso di interrompere in seguito al ricovero. Ma per quale motivo?
L’influencer seguiva una dieta iper-proteica
Stephanie Matto vendeva i barattoli con i propri peti dentro alla “modica” cifra di 1300 dollari. Un’inerzia in pratica. In una settimana era riuscita addirittura a guadagnare 50.000 dollari, ringraziando i suoi follower su Instagram.
“Che settimana pazzesca è stata. Prima di tutto, grazie per tutti gli ordini, le domande, il supporto e l’amore!”. Come riporta il New York Post, l’influencer ha guadagnato dalla vendita delle flatulenze un totale di 200.000 dollari.
La donna seguiva una dieta iper-proteica, fatta di fagioli, uova e frullati proteici che inducono gas. Nei giorni scorsi Stephanie è stata ricoverata d’urgenza per forti dolori al petto, colpa proprio della dieta che stava seguendo.
“Pensavo di avere un ictus e che questi fossero i miei ultimi momenti” ha dichiarato l’influencer. “Stavo esagerando. Ricordo che in un giorno ho mangiato circa tre frullati proteici e un’enorme ciotola di zuppa di fagioli neri“.
Adesso, dopo il grosso spavento, Stephanie ha deciso di interrompere il suo business “profumato”, ritirandosi definitivamente, giudicandolo troppo pericoloso per la sua salute.
Il fetish per i peti, una nuova moda?
Stephanie Matto non è l’unica ad aver avuto la stramba ma redditizia idea di vendere flatulenze. Un’altra influencer abbastanza famosa che vende i suoi peti è Emma Martin, una signora di 48 anni ed ex agente di viaggio.
La donna guadagna molti soldi caricando sulla piattaforma Onlyfans dei video dove semplicemente fa dei peti. Emma ha circa 300 abbonati sulla piattaforma, che le fanno guadagnare circa 2.400 dollari al mese.
L’influncer, inoltre, ha spiegato di avere un guadagno extra di altri 1.800 dollari vendendo dei video personalizzati per i suoi migliori clienti. Insomma, si tratta di un business vero e proprio, che diventa sempre più diffuso a livello globale.
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di Davide Gerace
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