di Redazione NCI
Paolo Di Canio non ha mai particolarmente apprezzato Lukaku, spesso oggetto di feroci critiche per il suo carattere in campo. Ebbene, il ritorno del belga in Inghilterra ha offerto diversi spunti di riflessione all’ex Lazio e West Ham.
Le prime schermaglie
Fin dalle prime voci che accostavano Lukaku all’Inter, l’ex calciatore e opinionista Di Canio aveva già bollato il centravanti come un “panterone moscione”, parlando prevalentemente di mancanza di carattere.
Tornato a più riprese sull’argomento, Di Canio non aveva mai cambiato opinione sull’ex Manchester United, sia quando giocava bene, sia quando spariva dal campo.
Gli errori commessi contro il Siviglia in Europa League e contro lo Shakhtar in Champions avevano ulteriormente inasprito la posizione dell’ex attaccante. Il passaggio al Chelsea avrebbe potuto sancire la fine di questo “circolo vizioso” che si rinnovava praticamente ogni domenica, ma così non è stato.
L’ultimo attacco a Lukaku
Il tormentato avvio di stagione del belga a Londra, parallelamente alle sue infelici dichiarazioni, hanno dato nuova linfa allo scontro con Di Canio, che ha dichiarato a Sky Sport testuali parole:
“Il giocatore non è consapevole di ciò che ha detto, ho visto la debolezza di un atleta che si arrende dopo 6 mesi di Premier, dove è arrivato con arroganza. Ha vinto da co-protagonista uno scudetto che l’Inter avrebbe vinto anche schierando Zapata“.
“Nel Chelsea campione d’Europa, in una Premier dieci volte più difficile della Serie A, è uno dei tanti. Non ha capito nulla, se pensava di essere il numero uno; anzi, la squadra ha giocato molto meglio senza di lui. È un giocatore fragile, che vorrebbe scappare. Ha fatto un autogol clamoroso con quelle parole, ha fatto un disastro. In campo è sempre stato un panterone moscione, non è mai stato cattivo”, conclude.
Insomma, per Di Canio, Lukaku ha dimostrato tutta la sua debolezza: si tratta di un giocatore che al momento non regge i ritmi della Premier League, un giocatore che si sopravvaluta e che limita la squadra con la sua presenza. Il succo del discorso è questo. Trovate qui l’intervento integrale dell’ex calciatore.
Nel frattempo, il belga paga a caro prezzo le sue uscite infelici nell’ultima intervista: Tuchel ha infatti deciso di non convocare l’ex Inter nel big match contro il Liverpool di oggi.
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Di Elia Mascherini
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