di Redazione NCI
Un calciatore nella propria carriera, soprattutto di questi tempi, ha senz’altro diverse auto nel suo garage. Ma la verità è che tutti devono cominciare da qualche parte, prima di avere Ferrari o Lamborghini. Anche Diego Armando Maradona, uno dei più grandi nella storia del calcio, ha ovviamente cominciato dal basso.
Venuto a mancare il 25 novembre dello scorso anno, Maradona ha lasciato una ingente eredità, che però è stata messa all’asta dai figli riconosciuti. E tra gli oggetti in palio, oltre alle case e altri effetti personali, c’è anche la sua prima auto.
Un regalo per un nuovo inizio: una Fiat 128 per Maradona
La vettura italiana gli venne regalata dal Boca Juniors, squadra dove militava nel 1982 prima di trasferirsi al Barcellona. Infatti, il “pensiero” servì a ringraziare il Diez per il suo contributo dato per la vittoria del campionato argentino, e per celebrare il suo avvenire nel “calcio che conta”.
La Fiat 128 venne introdotta nel mercato automobilistico nel 1969, ed ebbe un importate successo non solo nella penisola italiana, ma anche all’estero. Soprattutto in Argentina, dove ebbe una massiccia diffusione e ne fece innamorare il popolo.
Un’asta folle: si parte da 355mila euro
Ovviamente un cimelio di questo spessore non può che partire da una base importante: 400mila dollari (355mila euro). L’autorizzazione alla vendita del veicolo è stata data dal manager del Pibe de Oro, anche se questa non potrà utilizzare in alcun modo il nome o l’immagine del defunto.
L’auto ha però una particolarità: viene venduta come “Non Fungible Token”. Questa fa infatti parte di una blockchain, ovvero “una struttura dati condivisa e immutabile”. In buona sostanza, “El Premier Auto D10S” (questo il nome dell’oggetto all’asta) è sia un’opera d’arte che una criptovaluta.
In questo modo, la 128 può aumentare il proprio valore con il tempo; insieme con il voucher digitale NFT, è chiaramente compresa anche l’auto in sé.
Se volete farvi anche voi un regalino per il nuovo anno, vi consigliamo di cercare altro. L’asta si concluderà il 15 febbraio prossimo, a meno che non vi lasci un po’ di malinconia il non trovare nulla sotto l’albero.
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di Mattia Trincas
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