di Redazione NCI
È arrivata poco fa la conferma che Sergio Agüero si ritirerà, in seguito ai problemi cardiaci riscontrati circa un mese e mezzo fa. L’attaccante argentino ex Manchester City lascia quindi il calcio a soli 33 anni, senza essere riuscito a regalare ai tifosi del Barcellona il proprio meglio.
Che cosa lo ha portato al ritiro?
Abbiamo già parlato della previsione di “El Periodico” fatta sul Kun, e del motivo per cui avrebbe potuto optare per il ritiro in questo articolo, ma riprendiamo comunque la situazione in breve.
Il 30 ottobre scorso, nel match tra Barcellona e Alaves, il numero 19 blaugrana ha lasciato il campo prematuramente, per via di un dolore al petto. In seguito, è stato portato in ospedale, dove sono stati effettuati degli accertamenti. Da questi è risultato che il giocatore era stato vittima di un’aritmia cardiaca, simile anche se meno violenta a quella di Christian Eriksen, che è risultata in uno stop forzato per minimo tre mesi.
La breve parentesi a Barcellona
Dopo dieci fantastici anni al Manchester City, il Kun ha scelto di trasferirsi al Barcellona per una nuova avventura, che non è cominciata nel migliore dei modi. L’argentino, ripresosi dall’infortunio, è poi finalmente sceso in campo, giocando però soltanto cinque partite ufficiali (una per tutti i 90 minuti), tra Liga e Champions League.
Nonostante il poco tempo a disposizione, è comunque riuscito a segnare una rete. Il primo e ultimo gettone con la nuova maglia è arrivato proprio nel Clasico contro il Real Madrid.
Le parole di addio di Agüero
Queste le tristi parole del Kun in conferenza: “Questa conferenza è per comunicarvi che ho deciso di smettere di giocare a calcio. È un momento molto difficile, però sono felice della decisione che ho preso per il bene della mia salute. Ho preso la decisione 10 giorni fa. Ho fatto di tutto per vedere se c’era qualche speranza, ma purtroppo non erano molte”.
In lacrime ha poi aggiunto: “Lascio a testa alta. Non so ancora cosa succederà nel futuro, ma so di avere al fianco gente che mi vuole bene. Grazie anche ai giornalisti, ai tifosi di tutti i club in cui ho giocato. Porterò dentro ricordi molto belli, anche dell’ultimo periodo”.
Hanno poi trasmesso i momenti migliori della sua carriera che però l’argentino non è riuscito a sopportare e non ha voluto guardare. Insomma, certamente non è il finale di carriera che il Kun si sarebbe aspettato, dopo la gloriosa carriera che ha avuto. Ovviamente gli auguriamo il meglio per il futuro, e una pronta guarigione.
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di Mattia Trincas e Pietro Magnani
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