di Redazione Network NCI
Il Governo italiano sta per approvare un Disegno di legge che rivoluzionerà il lavoro dei medici. Tra le novità principali spiccano l’introduzione di uno scudo penale che protegge i medici da cause legali tranne nei casi di colpa grave, incentivi economici per chi sceglie specializzazioni critiche come Pronto Soccorso e Anestesia, e la trasformazione della formazione per i medici di famiglia in una vera scuola di specializzazione universitaria.
Lo scudo penale per i medici
Il Disegno di legge, introduce grandi e importanti cambiamenti per quanto riguarda la responsabilità dei medici. I camici bianchi potranno essere chiamati a rispondere delle loro azioni solo in caso di errori molto gravi. Questa regola era già stata sperimentata durante l’emergenza Covid e ora diventerà definitiva. I giudici dovranno inoltre tenere conto delle difficoltà che i medici affrontano ogni giorno, come la mancanza di personale e la complessità dei casi.
Più medici per i reparti in difficoltà
Alcuni reparti degli ospedali faticano a trovare specialisti. Per risolvere questo problema, il Ddl prevede una serie di agevolazioni per chi sceglie di lavorare in Pronto Soccorso, in Anestesia o in Radioterapia. I medici che opteranno per queste specializzazioni potranno infine contare su stipendi più alti e sulla possibilità di fare carriera più rapidamente. Anche chi sta ancora studiando potrà beneficiare di contratti più flessibili.
Diventare medico di famiglia sarà molto più impegnativo, ma anche più gratificante. Il vecchio corso triennale lascerà il posto a una vera e propria specializzazione universitaria della durata di quattro anni. Questo cambiamento vuole rendere più attraente una professione che negli ultimi anni ha perso molti professionisti.
Meno burocrazia e più riconoscimenti
Il Ddl mira a ridurre gli adempimenti burocratici che gravano sui medici, snellendo le procedure amministrative. Parallelamente, saranno poi introdotti riconoscimenti per i professionisti che dimostrano particolare efficienza, come chi riesce a ridurre i tempi di attesa per i pazienti.
Articolo scritto da Mariana De Carli
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Fonti utilizzate: TGCOM24, QuotidianoSanità.it
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