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Cittadinanza italiana: quali sono gli attuali requisiti

di Redazione Network NCI

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Uno dei quesiti più discussi del referendum che si terrà fra pochi giorni riguarda la cittadinanza. Vediamo in seguito come si continuerà a ottenere la cittadinanza italiana se la maggioranza voterà no.

La cittadinanza oggi:

Oggi esistono quattro modi per ottenere la cittadinanza italiana:

  • Per nascita: Viene considerato cittadino italiano il figlio di un cittadino italiano o colui che nasce nel territorio italiano da genitori ignoti o apolidi. Questo vale solo se il richiedente è minorenne.
  • Per matrimonio: Chi si sposa con un cittadino italiano ha diritto alla cittadinanza, a patto che sia residente in Italia da due anni dopo la data del matrimonio oppure da tre anni se è residente all’estero. Questi anni sono ridotti in caso di coppie con figli. Anche in questo caso è necessaria la conoscenza della lingua italiana e l’assenza di condanne penali o di dichiarata pericolosità sociale.
  • Per residenza o naturalizzazione: In generale si può richiedere dopo una serie di anni di residenza in Italia. Nello specifico: 10 anni in caso di cittadini extracomunitari, 4 anni nel caso di cittadini europei, 5 anni per gli apolidi, rifugiati politici e stranieri maggiorenni adottati da cittadini italiani e 3 anni per gli ascendenti in linea retta di cittadini italiani e per stranieri nati in Italia che non hanno potuto ottenere la cittadinanza presso il comune di residenza.

A questi anni vanno aggiunti requisiti quali: la conoscenza della lingua italiana, un reddito sufficiente a mantenersi e pagare le tasse, la prova della residenza ininterrotta, l’assenza di condanne penali e di accertata pericolosità sociale.

Discendenza in linea retta entro il secondo grado o straniero nato in italiana e legalmente residente fino alla maggiore età.

Tramite SPID sarà possibile allegare i documenti richiesti e presentare la domanda.

Cosa cambierà se voti Sì e perché

La modifica che sceglierai riguarda l’ottenimento della cittadinanza per naturalizzazione a stranieri extracomunitari. Si voterà per decidere se ridurre questi anni da 10 a 5. Questa riduzione è importante perché solitamente, oltre ai 10 anni di residenza, si devono sommare 3/4 anni aggiuntivi dovuti alla valutazione burocratica delle diverse pratiche del cittadino. Chiaramente tutti gli altri requisiti rimarrebbero invariati.

Anche con questa modifica l’Italia resta uno dei paesi più restrittivi in termini di cittadinanza. Soprattutto se consideriamo che negli altri paesi dell’Unione Europea il requisito temporale varia dai 3 ai 5 anni.

Fonti: Geopop e Avvocado per stranieri

Articolo di Noemi Barlocco per Nasce Cresce Ignora

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