di Redazione NCI
L’alluvione che ha colpito Valencia e le zone circostanti ha causato un bilancio drammatico di almeno 158 morti, con molte persone ancora disperse. Le autorità stanno intensificando le operazioni di soccorso, ma la situazione rimane critica. I soccorritori, tra cui oltre 1.200 membri dell’unità di emergenza, stanno concentrando gli sforzi nella ricerca di sopravvissuti in aree fortemente colpite come Paiporta e Massanassa.
Alluvione e sciacallaggio
In questo momento di tragedia, si sono registrati casi di sciacallaggio. La polizia spagnola ha arrestato 39 persone per furti in centri commerciali devastati dall’alluvione. Questi crimini si sono concentrati su oggetti di valore e facilmente trasportabili, come computer e telefoni cellulari. La Guardia Civil ha dovuto ritirare alcune truppe dalle operazioni di soccorso per pattugliare le aree a rischio, sottolineando la gravità della situazione. Questo fenomeno di sciacallaggio avviene in un contesto in cui le comunità locali sono già in ginocchio. Il ministro della Difesa, Margarita Robles, ha dichiarato che ci sono ancora molte persone disperse, e la speranza di trovarle vive è un faro di luce in un periodo di profonda oscurità. La presenza di ladri che approfittano della disperazione altrui rende il quadro ancora più tragico.
Le parole di solidarietà del Papa e di personaggi famosi
Papa Francesco, in merito a quanto accaduto, si è detto essere vicino alla popolazione di Valencia e di pregare per loro affinché possano ritrovare la serenità attualmente perduta. Anche Francesco Bagnaia e Marc Marquez, piloti di motogp, hanno espresso vicinanza al popolo Valenciano e in conferenza stampa, alla domanda sul possibile rinvio della gara di motogp prevista il 17 novembre, hanno fatto capire come in questi momenti difficili tutte le competizioni sportive, feste e manifestazioni possano andare in secondo piano.
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Articolo di Giuseppe Parodi
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