di Francesco Ferri
Un avventore di un ristorante di Busto Arsizio, in provincia di Varese, si recava a mangiare regolarmente nel locale almeno una volta a settimana. Ciò nonostante il ristoratore non ci ha pensato due volte a truffarlo. Infatti lo sfortunato era arrivato a pagare una pizza ben 966€! Fra marzo e giugno 2021 ha pagato al locale, sottratti in modo illecito, circa 6500 euro. Ma com’è possibile che avvenisse questo raggiro?
La scoperta
Il ristoratore è attualmente accusato di truffa aggravata da abuso di prestazione d’opera. A scoprire per prima che qualcosa non andasse è stata la moglie della vittima che, cointestataria del conto corrente con cui l’uomo faceva le transazioni in pizzeria, si è resa conto del problema. Infatti con un prelievo venne avvisata di aver superato il plafond mensile di 5000 euro della carta di credito. È bastato un controllo dei movimenti bancari per rendersi conto delle spese decisamente anomale presso il ristorante che frequentavano almeno una volta a settimana.
La truffa della pizza
In base alla ricostruzione delle indagini dei carabinieri il ristoratore avrebbe messo in atto il trucco del malfunzionamento del POS. Infatti sosteneva con il cliente di avere problemi con la linea, costringendolo quindi a ripetere più e più volte l’operazione. Non abilitando la funzione contactless ogni volta veniva inserito il codice pin della carta. Quindi, secondo le ipotesi investigative, ogni singolo tentativo ripetuto di portare a buon fine l’operazione si sarebbe trasformato in un vero e proprio prelievo dal conto del cliente raggirato. Il rapporto di fiducia creatosi nel tempo con il ristoratore aveva impedito che la vittima potesse minimamente sospettare una truffa ai suoi danni.
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