di Francesco Ferri
Il Pallone d’Oro dei Mondiali vinto nel 1986 dal campione di calcio argentino Diego Armando Maradona, rubato da un gruppo di rapinatori e poi ritrovato, sarà messo all’asta per diversi milioni di euro, facendo gola ai tantissimi collezionisti sportivi di tutto il mondo.
Il furto del Pallone d’Oro
Il Pallone d’Oro era stato rubato il 26 ottobre 1989, da un gruppo di otto membri appartenenti al clan di Giuseppe Misso. Questo accadde durante una rapina nella banca che custodiva i preziosi beni di Maradona. Fu ritrovato per puro caso nel 2016 da un ex gallerista. Dopo il furto Maradona tentò invano di recuperarlo. Proprio in quegli anni, fra l’altro, si diffusero diverse dicerie sulla sua sparizione, compreso il fatto che fosse stato scambiato durante una partita di poker. Oltre a ciò si disse che il campione si fosse rivolto al clan Lo Russo per recuperarlo ma che gli fosse stato risposto che il premio era già stato fuso e trasformato in lingotti d’oro.
Il ritrovamento
A ritrovarlo fu un ex gallerista franco-algerino il 28 gennaio 2016. In mezzo a diversi oggetti messi all’asta notò una cassa contenente più di 150 trofei sportivi, tra cui una Scarpa d’Oro e proprio un Pallone d’Oro. Fu inizialmente creduto quello assegnato a Johan Cruijff nel 1974 ma, grazie a successive indagini, venne scoperta la verità. Fu una perizia in 3D a confermare che il trofeo ritrovato fosse proprio quello appartenuto a Diego Armando Maradona. Ora verrà messo all’asta e si vocifera che la stima del valore oscilli fra i 12 e i 15 milioni di euro, senza considerare l’immenso valore simbolico e storico di questo trofeo.
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