di Cristian Castellini
Come si sa, la situazione finanziaria dell’Inter è ben lontana dai livelli sportivi che i nerazzurri hanno raggiunto. Steven Zhang, con la stessa verve dei presidenti che una volta controllavano le nostre squadre, sta cercando di difendere la sua proprietà. Il 20 maggio 2024 Suning dovrà restituire il prestito da 250 milioni di euro accordato con il fondo americano Oaktree, che nel frattempo è lievitato a quasi 380 milioni di euro per via degli interessi. Zhang non riuscirà a versare questa cifra, e sta trattando con gli americani per rinegoziare il debito e tenersi l’Inter.
Inter: Steven Zhang non molla
Senza dubbio l’era Suning ha fatto molto bene all’immagine nazionale e internazionale dei nerazzurri, riuscendo a risollevare le sorti dell’Inter dall’oblio iniziato con la fine dell’era Moratti. Oggi Lautaro e compagni sono un gruppo vincente, che ha raggiunto la finale di Champions League e che sta per agguantare il ventesimo scudetto. Ma questi grandi risultati sono stati possibili anche grazie a spese importanti, effettuate soprattutto durante la guida tecnica di Luciano Spalletti e quella di Antonio Conte.
Il contenimento delle spese adottato dall’Inter dopo il diciannovesimo scudetto sta avendo successo. Simone Inzaghi è riuscito a valorizzare al massimo una rosa quasi completamente rinnovata e priva di grandi acquisti. Marotta e Ausilio hanno lavorato bene, ma evidentemente non abbastanza.
Il potere contrattuale di Suning presso il fondo Oaktree resta basso, anche per via della politica di contenimento dei costi “equilibrata” che è stata adottata. Secondo il fondo californiano l’Inter avrebbe dovuto raggiungere più rapidamente il pareggio di bilancio, tagliando nettamente le spese e aumentando i ricavi con più cessioni pesanti. Una politica che sicuramente non avrebbe portato i nerazzurri così in alto, ma che avrebbe consentito a Zhang di restare più saldamente alla guida dell’Inter.
Ora i nerazzurri rischiano di essere rilevati dal fondo Oaktree. Infatti una delle clausole dell’accordo originario prevede la cessione delle quote Suning al fondo americano in caso di mancata restituzione del prestito. Ma sembra che si stia delineando un punto di incontro…
Il futuro
Le trattative fra la famiglia Zhang e Oaktree sono ancora in corso. In un primo momento gli americani hanno negato la possibilità di un rinnovo del prestito, ma la mediazione con i cinesi ha riaperto la discussione. L’Inter ha nettamente migliorato la propria situazione economica negli ultimi anni, e di questo Oaktree dovrà tenere conto. Il passivo nel bilancio è stato tagliato, essendo passato dai circa 245 milioni di euro del 2021 ai 40-50 previsti in questa stagione. Ciononostante la rinegoziazione del debito avverrebbe a tassi di interesse davvero importanti, che supererebbero il 12% attuale. Zhang è disposto a rischiare, e sembra che Oaktree voglia premiare la sua audacia.
Per Suning rinegoziare il prestito sarebbe un trionfo, in quanto lascerebbe più spazio di manovra anche per un’eventuale cessione della società alle loro condizioni. Senza contare che Steven Zhang sembra seriamente affezionato all’Inter, e difficilmente vorrà lasciarne il timone.
Fonte: Gazzetta dello Sport
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