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Babbo Natale: le vere origini, tra storia e leggenda

di Matteo Cividini

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Se si pensa alle icone del periodo natalizio è impossibile dimenticarsi della figura forse più rappresentativa: Babbo Natale. Tutto nasce dalla leggenda di San Nicola (personaggio realmente esistito in Turchia e nato nel 270 dopo cristo), la tradizione dice che il santo salvò tre ragazzi e regalò una dote a tre ragazze facendo in modo che si potessero sposare. Nel Medioevo quindi si diffuse l’usanza di ricordare gli episodi scambiandosi dei doni. Questo avveniva ovviamente nel giorno di San Nicola, il 6 dicembre. Solo successivamente i festeggiamenti si spostarono alla festa più importante vicina al giorno di San Nicola, che è appunto il Natale. Ma come si è diffusa l’immagine di Babbo Natale come tutti lo conoscono oggi?

Il moderno Babbo Natale

La figura di Babbo Natale che tutti conoscono oggi è molto lontana da quella di un vescovo cattolico. L’uomo vestito di rosso con la lunga barba bianca nacque in America nel 1822 per mano di Clement Moore che lo descrisse in una poesia. Dagli anni ’50 poi questa figura di Babbo Natale prese piede anche nel continente europeo. A contribuire in maniera importante alla diffusione dell’immagine come la conosciamo oggi è stata la Coca-Cola. Al contrario di quanto si possa pensare non è stato il marchio della celebre bibita a colorare di rosso l’abito di Santa Claus, ma ne ha comunque consacrato l’immagine che tutti conosciamo (disegnata da Haddon Sundblom) a partire dal 1931 grazie ad una pubblicità.

La figura del Babbo Natale di Coca-Cola trovò talmente tanto successo che se il disegnatore dell’epoca incappava in qualche tipo di errore le persone mandavano lettere di reclamo alla The Coca-Cola Company. Una raffigurazione di Sandblom  del 63′ è stata utilizzata addirittura per creare uno spot televisivo animato.

Gli aiutanti: le renne e gli elfi

Un altro segno distintivo di Babbo Natale sono sicuramente le renne che lo accompagnano durante le consegne dei regali. Ma non sono sempre state Rudolph e le sue compagne a trainarne la slitta. Negli anni gli sono stati attribuite anche mucche, asini, capre e cavalli. Le renne sono diventate parte dell’immagine di Babbo Natale solo successivamente, quando è stato stabilito che vivesse al Polo Nord.
È addirittura possibile rimanere aggiornati sul percorso di Babbo Natale nella notte tra il 24 e il 25 dicembre. Dal 1955 il NORAD “segue” il tragitto di Santa Claus ogni anno.

Per fare in modo che il barbuto uomo vestito di rosso passi con la sua slitta per tutte le case a portare regali è necessario scrivere la famosa letterina. In alcuni paesi le poste accettano le lettere che i bambini scrivono per Babbo Natale, ed è possibile anche ricevere una risposta. A rispondere spesso sono gli stessi impiegati delle poste oppure dei volontari.

Oltre alle sempre fedeli renne, accostati alla figura di Babbo Natale ci sono gli elfi che lo aiutano nella preparazione dei regali. Gli elfi derivano dalla mitologia nordica, dove si credeva fossero figure dai poteri magici con la funzione di proteggere le case e fare scherzi alle persone cattive. Diverse sono le raffigurazioni degli elfi nelle varie tradizioni. In Islanda per esempio ci sono i “giovani del Natale”. 13 folletti che scendono, uno al giorno, dalle montagne a partire dal 12 dicembre per fare scherzi agli abitanti. Con il passare del tempo queste creature hanno assunto un aspetto benevolo. Oggi i bambini lasciano le scarpe fuori casa sperando che le creature lascino un dolce o un regalino.

Nella tradizione germanica invece esiste la figura del Krampus, dei mezzi uomini e mezzi capra che hanno la funzione, nel periodo natalizio, di accompagnare Santa Claus e tormentare i bambini cattivi.

Gli elfi di Babbo Natale hanno assunto l’aspetto buono che conosciamo oggi nel XIX secolo quando hanno iniziati ad essere accostati a lui come suoi aiutanti buoni e non più raffigurati come personaggi fastidiosi. Insomma, come tutto, anche la figura di San Nicola con il passare dei secoli si è evoluta sempre più, fino a radicarsi in una nuova veste nell’immaginario collettivo.

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