di Lorenzo Peratoner
Dopo diverse settimane dall’arrivo della tempesta “Daniel” in Grecia, il Paese è costretto ad affrontare le conseguenze delle devastazioni, che hanno colpito soprattutto gli allevatori e gli agricoltori. Secondo quanto riportato da “TheNewspaper.gr“, un gregge di pecore, addirittura, avrebbe mangiato centinaia di chili di cannabis, per supplire alla carenza di erba fresca. Vediamo i dettagli…
Grecia: la carenza di cibo e il comportamento del gregge
La principale regione vittima delle inondazioni è la Tessaglia, in virtù della vasta pianura che risalta la sua fertilità, molto più scarsa invece nel resto della penisola, la cui geomorfologia è prevalentemente montuosa. Un allevatore ha raccontato a TheNewspaper.gr che un suo gregge di pecore si sarebbe infiltrato all’interno di una serra dove si coltiva cannabis terapeutica, mangiandone circa 100 chili.
Ad insospettire il signore, infatti, c’era il comportamento inusuale della mandria; tuttavia gli ingenti danni addotti alla serra, già in ginocchio a causa della tempesta, rappresentavano la conferma:
“Non so se c’è da ridere o da piangere. Con l’ondata di caldo perdiamo molta produzione. Abbiamo le alluvioni, perdiamo il resto. E la cosa più bella? Dopo tutto questo, un gregge di pecore, non so come, entra nella struttura e inizia a mangiare quello che è rimasto. Non so cosa dire, onestamente”.
Così ha dichiarato il proprietario della serra.
Le difficoltà dettate dalla tempesta
Questo episodio è sintomo della grave carenza di cibo per gli animali, i quali stanno patendo le dure privazioni causate dalla tempesta, tanto che sarebbero morti oltre 100mila capi di bestiame; purtroppo, le avversità climatiche non hanno risparmiato anche diversi civili. Il sindaco di Tyrnavos (comune all’interno della Tessaglia), Yiannis Kokouras, ha affermato:
“Molti capi di bestiame sono andati perduti […] Le strade rurali e di campagna sono state distrutte. Migliaia di ettari di terreno agricolo sono sommersi da tonnellate d’acqua”.
Le comunità agropastorali stanno quindi cercando di risollevarsi dai danni, calcolabili almeno in decine di milioni di euro, sperando di lasciarsi alle spalle il prima possibile questa emergenza.
Fonti: Athens News, TheNewspaper.gr, Open
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